II dramma della guerra, dei profughi e degli immigrati dellAfrica e del Medio Oriente, insieme al ricordo-esame di coscienza a partire dai quattro bambini rom morti a Roma nellincendio al campo nomadi, sono due dei passaggi di grande attualità della prolusione del presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco al Consiglio permanente, ricorda Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, in una nota per Migrantes online (Italia). Bella commenta Perego limmagine di unItalia ponte, strada di confine, limes utilizzata dal card. Bagnasco per indicare la vocazione sociale dellItalia in Europa, in questo forte e drammatico tempo di migrazioni forzate e naturali, dove la cittadinanza si vive non nel disinteresse, ma nellassunzione forte di una responsabilità sociale e politica verso i nostri fratelli africani, soprattutto giovani, che si esprime nelle diverse forme di interdipendenza, quali lo scambio culturale, le relazioni economiche giuste, la cooperazione internazionale, la tutela dei diritti, il diritto di migrare. Inoltre la vicenda drammatica, che ha scosso lItalia, della morte dei quattro bambini rom, a causa del rogo nella loro baracca, ispira al presidente della Cei aggiunge il direttore della Migrantes linvito a rafforzare percorsi di accompagnamento in rete, graduali, a tutela di diritti e doveri, dentro la città, superando forme di razzismo ed esclusione che purtroppo ritornano.