UNITA’ D’ITALIA

Due figure che si sono distinte in modo positivo per i 150 anni dell’Unità d’Italia sono, per Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), il Papa e il presidente della Repubblica: “Di fronte a queste due eminenti figure di galantuomini la gente, al di là di come alcune espressioni locali e territoriali della democrazia, Regioni, Province e Comuni, hanno addobbato le vie di Città e Paesi, ha messo alla finestra la bandiera tricolore: ed è stata festa per tutti”. “Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia molteplici sono state le riflessioni sulla nostra Costituzione, ma non abbiamo notato, nella pletorica serie di interventi, qualsivoglia riferimento sia pure fugace al fondamento costituzionale della vita, quale diritto inviolabile”, lamenta Emmaus (Macerata). Dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità, dice Gino Mecca, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), riprendendo le parole di Napolitano, parte una sfida: “Diffondere e approfondire tra gli italiani il senso della missione e dell’unità nazionale”. Per La Guida (Cuneo), grande è stata la partecipazione alla festa: “Chi ha appeso il tricolore al balcone, chi ha seguito le celebrazioni dinanzi allo schermo televisivo o chi ha preso parte alle manifestazioni, esprimeva di fatto un comune sentire: ‘Non posso non dirmi italiano’”. Millestrade (Albano) ricorda le parole di Benedetto XVI nel suo “Messaggio” al presidente della Repubblica: “La Chiesa è consapevole non solo del contributo che essa offre alla società civile per il bene comune, ma anche di ciò che riceve dalla società civile…”. Secondo il Nuovo Diario Messaggero (Imola),“la Chiesa ha contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell’identità italiana”. Del ruolo giocato dai “cattolici italiani all’indomani dell’unità nazionale” parla La Voce Alessandrina(Alessandria), ricordando che questo è stato “il tema che martedì 22 marzo ha inaugurato l’edizione 2011 dei ‘Martedì di Quaresima’”. “Dividersi e confrontarsi sulle cose da fare, partendo dal ‘forte cemento nazionale’, è il sale della democrazia. Oggi invece si è allo scontro continuo, allo strappo costante, alla ‘battaglia’ totale, al clima da stadio. La maturità sta purtroppo altrove”, denuncia Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano). La Cittadella(Mantova) ricorda le parole di Napolitano: “Il presidente ha invitato tutti, a partire dallo stimolo offerto dall’anniversario, ad un vero e proprio esame di coscienza collettivo. Un invito, questo, di grande sapienza umana con un’eco di chiara derivazione cristiana”.
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