DIRITTI DELLA DONNA E 8 MARZO

“Ogni giorno dovrebbe essere il giorno della donna, così come il giorno dell’uomo e del bambino”, annota Mauro Montanari, direttore del Corriere d’Italia (Germania), vedendo nell’8 marzo “una buona occasione per riflettere”. Intanto “sul fatto che una donna su cinque in Europa è vittima di violenza in casa. Una donna su sette, sempre in Europa, è vittima di stupro. Ancora in Europa il fenomeno dei matrimoni coatti, cioè organizzati dalle famiglie tra uomini anziani e giovanissime ragazze, molto spesso minorenni, è in piena espansione, favorito anche dal silenzio della stampa”. Ancora, “vengono consumate ogni anno, sempre qui in Europa, circa diecimila cosiddette ‘escissioni’”. E poi il “traffico di esseri umani”, circa 250 mila casi all’anno nel continente, “e si tratta quasi esclusivamente di donne, spesso giovanissime e anche minorenni: importate come merci e avviate poi alla prostituzione nei Paesi occidentali più benestanti”. “I vari aspetti della violenza di cui stiamo parlando – lamenta Montanari – meriterebbero ben più che un articolo su un giornale una volta ogni tanto. In questo senso l’informazione ha molte responsabilità, perché se il dibattito pubblico fosse vivo sui temi appena citati, anche la politica sarebbe poi costretta a muoversi”.
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