Fa riferimento a quanto è avvenuto in Tunisia e sta avvenendo in Egitto leditoriale dellOrtobene (Nuoro): Ci sono i tempi oscuri della sofferenza e della tirannia, ma la libertà vince. L’Italia per la sua storia, per l’esperienza del suo popolo di emigranti nel mondo non può che essere accanto a quei giovani che esigono di avere un futuro. Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), ricorda: Londa di rivolte non si placa e il rischio di unespansione è dietro langolo. Ci sono manifestazioni nello Yemen, in Siria e in misura minore anche in Algeria. Tutti domandano un cambiamento. Negli anni della globalizzazione non è più possibile detenere il potere senza fare i conti con la domanda di democrazia che viene dal basso. Per Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), cèla responsabilità dellEuropa verso lAfrica. Una responsabilità che è quasi una vocazione che nasce dalla conformazione geografica dei due continenti. Responsabilità, e non sfruttamento. Di fronte allinfiammarsi della sponda meridionale del Mediterraneo, prima Tunisia e ora Egitto, se lOccidente starà alla finestra avverte Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona) , forse sarà esso stesso a subirne gli effetti a livello mondiale. E per i cristiani potrebbero aprirsi scenari dolorosi. LIraq insegna…. Secondo La Guida(Cuneo), gli avvenimenti in Egitto non mancano di alimentare inquietudini e paure nellintero Medio Oriente e in Occidente. Anche per La Voce del Popolo (Brescia), tutti i Paesi del Medio Oriente guardano interessati e preoccupati alla terra dei Faraoni dove il regime di Mubarak pare essere alle battute finali, sullo sfondo il rischio del fondamentalismo, ma anche la possibile svolta democratica.