Prende spunto dallesortazione apostolica postsinodale sulla Parola di Dio Verbum Domini leditoriale di Francesco Fiorino, direttore di Condividere (Mazara del Vallo): Non sono pochi oggi i cristiani che ritengono secondario o addirittura superfluo limpegno per migliorare il mondo e per servire Gesù nei suoi fratelli più piccoli. Imperversa spesso, anche in coloro che si definiscono credenti, una sorta di accidia collettiva, cioè di un vivere senza cura e senza slanci e appesantito da un pessimismo asfissiante. Perciò, il Papa ci invita a rivedere in profondità la nostra vita, a non lasciarci trascinare in una deriva intimista, consolatoria e individualista della fede. Se un contenuto di fede, osserva Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), non passa da un vissuto ad un altro, allora viene a cadere proprio limpegno della evangelizzazione. Una Chiesa, una comunità o un cristiano che non riescono ad evangelizzare perché non riescono a comunicare significa che sono completamente estranei dal contesto nel quale vivono ed operano. Di tre eventi di particolare spessore culturale, un sinodo, una fiction e un romanzo, accomunati allunico tema dellantisemitismo scrive Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino): Un messaggio limpido viene dal Sinodo dei 144 vescovi orientali, in maggioranza arabi, riunito a Roma. Si colloca, riguardo agli ebrei, secondo lespressione di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, a livello della loro stessa identità spirituale.