Linizio delle vacanze scolastiche e il quasi parallelo avvio delle iniziative per ragazzi in molte parrocchie e associazioni offrono lo spunto per riflettere sul senso del riposo e sulla questione educativa. Andare in vacanza dice Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia) non è un mero spostamento di luogo, ma un efficace inserimento in nuovi contesti che possono trasformare questo tempo in momento di crescita interiore e in autentica opportunità di coltivare nuovi e proficui rapporti o di dedicarsi a diverse e arricchenti attività creative. Non si tratta solo di cambiare aria ma di coglierne tutte le migliori implicazioni, a livello ambientale come a livello di incontri personali. Con saggio equilibrio e insieme con sano divertimento, con vivace entusiasmo, ma anche in serena contemplazione. Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), ricorda che la sfida educativa in cui è coinvolta pure la Scuola in prima persona non finisce con i mesi in classe
ma è una sfida continua. Che interpella sempre, non solo con i libri, i quaderni, i sussidiari, i testi, le lavagne, i computer
E chiama in causa la famiglia, la società, la comunità credente
In vacanza ci si modella, si cresce, si migliora, si peggiora
si diventa maturi o meno, a seconda, impattando con situazioni, persone, esperienze
che producono effetti educativi o diseducativi. Lo sappiamo, ma spesso lo dimentichiamo. Di passione educativa parla anche La Vita Picena (Ascoli Piceno) evidenziando lurgenza di revisione della consuetudine educativa e la ricerca di itinerari più aderenti allesperienza vissuta, soprattutto più corrispondenti a fondamentali istanze esistenziali. Non vale più uneducazione a base di formulazioni precostituite. Il problema educativo e papa Benedetto XVI lha rilevato sta nel rendere il soggetto persuaso del significato di tale rapporto; di evidenziargli come e a quali profondità possa entrare in solidarietà con la propria ricerca didentità e di realizzazione.