UCSISIRACUSA: ATTO VILE IL GESTO
VANDALICO CONTRO LA LAPIDE
GIORNALISTA MARIO FRANCESE

“Apprendiamo con amarezza la notizia dell’atto vandalico contro la lapide di Mario Francese e siamo molto amareggiati perché è stata colpita la memoria e il ricordo di un uomo e giornalista che, per combattere la mafia, a pagato con la vita. Un atto vile e indegno che non può passare sotto silenzio”. Lo ha detto il presidente provinciale dell’Ucsi Siracusa Salvatore Di Salvo che condanna il vile atto vandalico che ha danneggiato la lapide in memoria di Mario Francese, che fu ucciso il 26 gennaio 1979 a Palermo dai corleonesi perché, primo tra tutti, alla fine degli anni ’70, cominciò a raccontare dei miliardari interessi delle famiglie mafiose legate a Luciano Liggio e Toto Riina nella cementificazione di Palermo e negli appalti delle più importanti opere pubbliche. Dubito fortemente che l’autore del penoso atto vandalico conoscesse le motivazioni che hanno convinto i giudici d’appello a condannare Totò Riina, Leoluca Bagarella, Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano: “Auspico che i responsabili – ha detto il presidente della sezione dell’Ucsi Siracusa Salvatore Di Salvo – vengano presto individuati. La sezione provinciale dell’Ucsi di Siracusa avvierà una raccolta di fondi che verrà consegnata al segretario dell’Assostampa per poter ripristinare la lapide in memoria di Mario Francese”. Due anni fa anche il presidente nazionale della Fisc Francesco Zanotti partecipò alla manifestazione per ricordare l’omicidio, mentre la Fisc Sicilia invitò il figlio Giulio ad un incontro dibattito a Siracusa in occasione del XXI master nazionale “Mons. Alfio Inserra” che fu realizzato a Siracusa a cui parteciparano oltre 110 giornalisti cattolici provenienti da tutta Italia.

 
 
Fonte: UCSISIRACUSA
 
Venerdì 26 settembre 2014
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