UCSI: ALTA SCUOLA FORMAZIONE “GIANCARLO ZIZOLA”.

 
L’informazione nell’Italia della crisi, il servizio pubblico, internet, il giornalismo d’inchiesta, l’informazione religiosa, la deontologia professionale, la presenza dei cattolici nei media, le criticità del sistema editoriale: questi alcuni temi della seconda edizione dell’Alta Scuola di Formazione intitolata a “Giancarlo Zizola” promossa dall’Ucsi, presieduta da Andrea Melodia, che si terrà a Fiuggi dal 25 al 27 maggio.
 
La scuola è riservata a giovani giornalisti sia dei direttivi regionali dell’Unione sia agli allievi delle scuole di giornalismo.
“In un momento di crisi della professione – ha detto il presidente Melodia presentando l’iniziativa – l’Ucsi ripropone per il secondo anno consecutivo un momento di riflessione che coinvolge soprattutto i giovani.
Una riflessione che punta sia alla questione della sempre più forte mancanza di credibilità dei giornalisti nei confronti dei lettori sia sul ruolo dei cattolici nei media.
 
Etica e deontologia da una parte e dall’altra una panoramica sui problemi emergenti della comunicazione come le questioni urgenti del ruolo di un giornalismo di servizio pubblico e dell’ offerta di qualità del mondo dell’informazione .”
Il programma della scuola, intitolata al vaticanista recentemente scomparso Giancarlo Zizola, è suddivisa in sezioni.
 
Il 25 maggio (coordina Andrea Melodia) intervengono: il sottosegretario all’editoria, Paolo Peluffo (Il ruolo dell’informazione nell’Italia della crisi), il presidente dell’Ucsi, Andrea Melodia (Il ruolo delle associazioni a sostegno di un giornalismo di servizio pubblico), il direttore di Desk, Paolo Scandaletti (Le iniziative dell’Ucsi per una informazione di qualità), il presidente della Fnsi, Roberto Natale (La criticità della professione e la crisi del sistema editoriale).
 
Il 26 maggio mattina (coordina Paolo Scandaletti) intervengono: Luciano Satellari di Famiglia Cristiana ( Il giornalismo d’inchiesta), la vaticanista di Rainews 24 Vania De Luca (L’informazione religiosa), Piero Badaloni, già corrispondente Rai ( Come si dovrebbe fare “servizio pubblico” in Tv).
 
Il 26 maggio pomeriggio (coordina Guido Mocellin) intervengono: il presidente dell’Aiart e del consiglio nazionale Utenti Luca Borgomeo (La riforma del sistema di garanzie per una comunicazione di qualità), il sottosegretario Cei, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei, Mons. Domenico Pompili (La presenza dei cattolici nei media nell’Italia come risposta alle emergenze culturali), il presidente della Fnsi, Roberto Natale (La criticità della professione e la crisi del sistema editoriale).
 
Il 27 maggio (coordina Franco Maresca) intervengono: il giornalista Rai, esperto di nuove tecnologie Pino Bruno (Le nuove tecnologie per fare un buon giornalismo), il presidente dell’Odg, Enzo Iacopino (Deontologia, etica e riforma della professione), il consulente ecclesiastico Ucsi e scrittore de La Civiltà Cattolica, P. Francesco Occhetta s.j. (Perché un agire morale nella professione?).
(UCSI)
 
 
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