TEMPO DI VACANZE

 Spazio anche a riflessioni sulle vacanze. Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano), osserva: “Il viaggio è quello che tanti di noi faranno in questo periodo vacanziero. Per staccare dalla frenesia di ogni giorno, e ricominciare. Rigenerarsi. Ma il viaggio è più in generale la nostra stessa vita che ha bisogno di coraggio, di speranza e di prospettiva. Anche quando non c’è una strada fisica da percorrere perché magari si è costretti in un letto di ospedale, perché le vacanze sono un miraggio irraggiungibile, perché sono tanti gli ostacoli che non permettono di partire. A tutti, dunque, l’augurio di buon viaggio. Anche per chi non partirà per mete lontane”. Tra le “tante estati sotto i nostri occhi”, Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), ricorda “le estati di chi è anziano, acciaccato, non autosufficiente… che vede rarefarsi le visite di parenti ed amici, che deve fare i conti con l’afa, che porta qualche malinconia in più perché l’estate non aiuta psicologicamente…”. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), ricorda: “L’Italia è stupenda ovunque. Riservano sempre qualche sorpresa anche il nostro Friuli e Veneto. Vi sono castelli, ville veneziane che luccicano di splendore. Non mancano santuari in siti stupendi”. Dunque, “anche vicino casa si possono fare delle vacanze di ‘conoscenza’ da raccontare ai distratti che accumulano viaggi, impoveriscono il portafoglio senza arricchire il cervello. L’obbligo del riposo non è l’ossessione delle vacanze”. Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) afferma: “D’estate siamo allegri come il sole e trasparenti come il mare. Papa Francesco ci ricorda che ogni volta che il poverello di Assisi guardava il sole, la luna, gli animali più piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creature”. Luca Rolandi, direttore della Voce del Popolo (Torino), si chiede: “Cosa troveremo tra poco meno di un mese è la domanda che ci poniamo nel nostro approfondimento settimanale. Lo facciamo analizzando alcuni degli ambiti vitali: chiesa, scuola, lavoro, famiglia, politica e cultura. La domanda è quale futuro per il nostro Paese, le nostre comunità. Serpeggia un sentimento di rassegnazione che permea la coscienza collettiva; siamo in presenza di una diffusa esigenza e spesso una necessità di fuga verso nuovi luoghi fisici e spirituali nei quali trovare possibili prospettive di realizzazione personale”. Scrive dell’edizione 2015 della festa do Sant’Anna Lorenzo Russo, direttore di Kaire (Ischia): “Davvero una professionalità inaudita, un piccolo miracolo che gli isolani e i turisti hanno potuto vedere durante la sera del 26 luglio nella baia di Ischia Ponte”.

 

Condividi