TARIFFE POSTALI

I settimanali Fisc equiparati ai quotidiani
È stato definitivamente approvato la scorsa settimana il decreto sulle tariffe postali per la spedizione dei giornali in abbonamento. Il provvedimento ha carattere retroattivo, le nuove tariffe vanno cioè in vigore dal 1° settembre scorso e valgono fino al 31 dicembre 2012. Ne parliamo con don Giorgio Zucchelli, presidente della Fisc, la Federazione che comprende i 187 settimanali diocesani.
 
Don Zucchelli, come giudica il risultato raggiunto?
“L’approvazione del decreto sulle tariffe postali, firmato giovedì 21 ottobre dal ministro Tremonti, è una svolta storica per i periodici della Fisc. Abbiamo infatti ottenuto dall’Ente Poste, dopo oltre due decenni di inutili tentativi, l’equiparazione delle nostre testate ai quotidiani. Una richiesta basata sul fatto che i nostri settimanali sono giornali in tutto simili ai quotidiani, con l’unica differenza che escono una volta la settimana”.
 
Cosa prevede l’accordo?
“L’accordo con Poste italiane, trasformato in decreto dal governo, prevede proprio l’equiparazione dei nostri giornali ai quotidiani. L’art. 4 del decreto recita, infatti, che le tariffe stabilite per i quotidiani, ‘si applicano anche alle pubblicazioni che soddisfano ciascuna delle caratteristiche di seguito elencate: altezza superiore o uguale a 38 cm e larghezza superiore o uguale a 28 cm; numero di pagine superiore a 16 per singola pubblicazione; una uscita a settimana; destinazione per almeno il 90% degli oggetti spediti da ciascuna testata nella stessa Regione in cui sono edite’. Tale equiparazione comporta per i giornali Fisc l’applicazione delle tariffe dei quotidiani stessi che, nonostante gli aumenti previsti, risultano per le nostre testate assolutamente accettabili. Ma non solo. L’equiparazione prevede che i nostri settimanali godano della distribuzione il giorno successivo al conferimento nel centro di smistamento postale (il cosiddetto J+1) e toglie altri vincoli, come quello – ad esempio – della cellofanatura”.
 
All’origine, però, vi è la soppressione delle tariffe postali agevolate per l’editoria…
“Il raddoppio improvviso delle tariffe postali, per l’abolizione delle agevolazioni statali, avvenuto il 1° aprile scorso senza preavviso, ha creato molte difficoltà ai nostri giornali. Difficoltà che – nonostante tutto – sono state affrontate con professionalità e determinazione. La Fisc ha protestato fortemente per l’improvvida decisione del governo che causava un raddoppio dei costi di spedizione quando ormai le campagne di abbonamento erano concluse. Nello stesso tempo ha partecipato ai tavoli di discussione con le Poste, subito aperti dal Dipartimento per l’editoria della Presidenza del consiglio, e ha creato una fitta rete di rapporti con i responsabili di Poste italiane, per favorire una soluzione positiva della grave crisi, cosciente che il passare del tempo aggravava sempre più la situazione. Dopo ripetuti incontri e dopo un lungo iter di discussione, il decreto finalmente è stato approvato con valore retroattivo al 1° settembre scorso. Quindi alla fine gli aumenti hanno interessato solo cinque mesi. Ora possiamo davvero dichiararci soddisfatti e – da parte mia – debbo ringraziare il comitato tecnico nelle persone di Walter Matten e Sergio Criveller, che hanno lavorato splendidamente in questo periodo, l’Ente Poste, la dott.ssa Elisa Grande, capodipartimento per l’Editoria, il sottosegretario on. Paolo Bonaiuti, il ministro del Lavoro e Politiche sociali, on. Maurizio Sacconi, e il suo portavoce dott. Raffaele Marmo, che ci sono sempre stati vicini in questi mesi di trattative. Infine un ringraziamento anche all’avv. Francesco Vetere, segret…

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