A pochi giorni dall’apertura dell’Anno santo della Misericordia, scendono in campo anche le Edizioni San Paolo. “Credere” propone un’intervista al Papa: oggi l’anticipazione dalla Sala stampa vaticana, giovedì la pubblicazione nel numero in edicola. Anche il lancio di un canale web dedicato. Don Rizzolo: di fronte ai “sacrilegi contro l’umanità” Francesco ribadisce che la misericordia, la compassione e lamore sono molto più forti
L8 dicembre Papa Francesco celebrerà la Messa e presiederà il rito di apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro per linizio del Giubileo straordinario dellaMmisericordia, dopo lanticipazione, domenica scorsa, nella cattedrale di Bangui. Per loccasione, Credere, il settimanale delle edizioni san Paolo designato dal Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione (Pcne) come rivista ufficiale del Giubileo, pubblicherà nel numero in uscita giovedì 3 dicembre unintervista al Santo Padre sulle motivazioni e il significato dellAnno santo. Lintervista è stata diffusa in anteprima dalla sala stampa della Santa Sede; subito dopo viene inaugurato un canale dedicato al Giubileo. Come è nata lidea di unintervista al Papa? Che ruolo svolgerà Credere durante lAnno santo? Lo abbiamo chiesto al direttore don Antonio Rizzolo, che ha curato la conversazione con il Papa.
Abbiamo pensato che fosse importante offrire ai nostri lettori anche una parola del Santo Padre per spiegare le motivazioni del Giubileo, invitandoli a viverlo personalmente. Dopo la richiesta al Pontefice, e la sua risposta positiva, allinizio dello scorso ottobre gli sono state inviate alcune domande alle quali ha risposto di persona, in spagnolo. La Santa Sede ha quindi provveduto alla traduzione in italiano, successivamente rivista e approvata da Francesco. Rispondendo alla domanda introduttiva sulle motivazioni della scelta del tema della misericordia per il Giubileo,
il Papa sembra rileggere il suo pontificato alla luce di ciò che ne costituisce in qualche modo il segno distintivo,
e si pone in continuità con i suoi predecessori, in particolare Giovanni Paolo II con lenciclica Dives in misericordia, listituzione della solennità della Divina misericordia e la canonizzazione di santa Faustina Kowalska. Francesco ricorda inoltre due momenti: il suo primo Angelus da Papa, domenica 17 marzo 2013, incentrato sulla misericordia di Dio, nel quale aveva richiamato il profeta Isaia e un libro del cardinale Kasper di cui aveva appena ultimato la lettura, e la sua prima omelia nella parrocchia di santAnna in Vaticano, lo stesso giorno, sul medesimo tema.
Come se avesse sentito osserva Rizzolo che cè un desiderio del Signore di mostrare agli uomini la sua misericordia. Il Papa spiega che non è stata una strategia, è venuto da dentro, che lo Spirito santo vuole veramente qualcosa perché il mondo ha bisogno di misericordia, di compassione che vuol dire patire con.
Per Francesco, di fronte alle atrocità più crudeli che offendono il nome e la vita di Dio, il mondo ha bisogno di scoprire che Dio è padre, che è misericordia, che la crudeltà non è la strada e che la condanna non è la strada. Parole forti il commento del direttore di Credere che spiegano le origini dellAnno santo ma anche i frutti di perdono e riconciliazione che il Santo Padre attende.
Francesco si sofferma anche sul traffico di armi, sullassassinio di innocenti nei modi più crudeli, sullo sfruttamento di persone e bambini che definisce un sacrilegio contro lumanità perché luomo è sacro in quanto immagine del Dio vivo, e ribadisce che alla violenza non si risponde con lodio o la vendetta; la misericordia, la compassione e lamore sono molto più forti.