Dicembre si è aperto allinsegna della formazione per i nostri giornalisti. In un intenso incontro, che si è svolto presso la sede dellAssociazione Corallo a Roma, i giornalisti hanno potuto prendere parte alla lezione di Federico Badaloni su Leditore, il progetto e la redazione multimediale, soffermandosi su tre temi principali: larchitettura della comunicazione, lorganizzazione del lavoro multimediale e dal multimediale al crossmediale al transmediale.
Badaloni – giornalista laureato in Antropologia culturale – è responsabile dellarea di Architettura dellinformazione e User Experience Designer della Divisione Digitale del Gruppo Editoriale LEspresso, la struttura che si occupa della progettazione dei siti e delle applicazione dei vari brand del Gruppo e insegna Architettura dellInformazione e User Experience Design in vari corsi universitari e scuole di giornalismo.
Tra i punti toccati dal relatore nel corso della giornata di approfondimento, numerosi gli spunti di riflessione, prima tra tutti laffermazione che il virtuale è parte della realtà fisica; dobbiamo eliminare i preconcetti a riguardo, perché senza questa consapevolezza non si può fare buon giornalismo. Questi strumenti, reali e virtuali, a nostra disposizione, vanno colti. Ulteriore riflessione di Badaloni che ha molto toccato i presenti, ha affrontato il tema dellesperienza: questa cambia le persone nellatto cognitivo ha riferito il giornalista e anche noi, con i nostri testi, le modifichiamo. Abbiamo quindi una grande responsabilità; è un mestiere, il nostro, che costruisce lambiente dove le persone vivranno unesperienza. In questo subentra poi il tema della fiducia: oggi, con la velocità della Rete, non è più importante essere i primi a dare una notizia ha continuato Badaloni ma è importante avere la fiducia. Cè differenza tra la rilevanza di un algoritmo e la rilevanza degli esseri umani: questi ultimi sanno cosa fare per la comunità, perché hanno alla base un ideale sociale, politico, etico
sul quale creare la condivisione e ponendosi come del catalizzatori necessari. Infine, uno dei punti che maggiormente ha colpito i presenti, ha riguardato la quantità di informazioni che oggi, tra internet, social, stampa e quantaltro, abbiamo a disposizione: imparare a scegliere a cosa e a cosa non connettersi è latto di comunicazione di questo nuovo sistema, un atto consapevole, che ci rende giornalisti.
I prossimi appuntamenti con la formazione si terranno a febbraio, con una tre giorni di approfondimento sul ruolo del Giornalista multimediale, a marzo con Il territorio e la comunità multimediale e ad aprile con Il marketing e la comunicazione multimediale.
Mauro Ungaro
Segretario Fisc
(7 dicembre 2017)