SITUAZIONE IN ITALIA

Elezioni e scuola sono altri argomenti affrontati. A proposito delle elezioni regionali, Giorgio Zucchelli, direttore del Nuovo Torrazzo (Crema), scrive: “La gente non si fida più della politica e dei politici… una deriva estremamente pericolosa. Anche perché la nuova legge elettorale, l’Italicum, approvato con grandi applausi, grazie al premio di maggioranza previsto, consente a una forza politica di fare il pieno di deputati pur avendo conseguito una maggioranza relativa molto bassa. Insomma, si rischia che pochi votati comandino su tutti gli altri!”. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), osserva: “Per qualche giorno è sembrato di tornare ai tempi della prima Repubblica, quando, al termine delle elezioni, tutti dicevano di avere vinto e nessuno diceva di avere perso. Nelle elezioni del 31 maggio scorso le cose sono andate pressappoco così”. Per Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia), “è urgente recuperare la serietà dei partiti e la credibilità dei candidati con uno stile di confronto più sereno e costruttivo, in un dialogo serrato sui problemi, sempre più complessi nella globalizzazione in atto di una società liquida, alla ricerca del bene comune”. “Purtroppo non giova alla partecipazione al voto nemmeno quel ricambio generazionale, tanto decantato, che in queste elezioni, anche nel nostro territorio diocesano, non ha visto praticamente alcuna novità. Politici di lungo corso spostati di qua e di là, a chiederci l’ennesimo consenso sulla base di un programma impercettibile, sulla fiducia”, afferma Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi). Ferdinando Sallustio, direttore dello Scudo (Ostuni), scrive “di Renzi che la sera delle elezioni si è fatto fotografare mentre giocava alla Playstation e il giorno dopo in tuta mimetica in Afghanistan, dove è andato ad allenarsi per affrontare le ben più feroci divisioni interne del Pd, degli ‘impresentabili’ eletti, della cloaca di Mafia Capitale che coinvolge destra e sinistra…”. Non si riflette solo sulle elezioni, ma anche sulla “Buona Scuola”, come fa Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia): “Modifiche ed emendamenti dovrebbero andare onestamente nella direzione giusta di un miglioramento, appunto di una ‘Buona Scuola’, per quanto – si sa – il concetto di ‘buona’ ha molte sfaccettature e interpretazioni. La legge dovrà tenere conto delle giuste esigenze degli insegnanti e di quelle degli alunni, di forme di valutazione non discriminanti ma nemmeno qualunquistiche; dare potere ai presidi senza ledere i diritti delle altre componenti; rendere possibile una reale autonomia, anche delle scuole paritarie; contemperare formazione della persona e formazione al lavoro. Ma, per quanto ‘buona’, non sarà mai ‘perfetta’!”. Agli studenti in procinto di fare gli esami gli auguri di Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano): “In un mondo che corre veloce e che ci fa sentire spesso inadeguati e non sufficientemente formati, le prove sono quasi quotidiane. È bene allenarsi, sapersi mettere in gioco, accettare le sfide come occasioni per crescere. Perché anche di crescere non si finisce mai. Guai a sentirsi arrivati. Come per ogni viaggio, sarebbe la fine”.
 
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