SETTIMANA SOCIALE

La Settimana sociale dei cattolici italiana di Reggio Calabria si avvicina e su essa riflette Filippo Curatola, direttore dell’Avvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova e Locri-Gerace): “Abituati come siamo a trovarci quasi costretti a essere passivi spettatori di un panorama politico divenuto un dialogo fra sordi o un avvilente torneo degli insulti, guardiamo come a un autentico evento al fatto che ci si raduni – proprio nella difficile e complessa realtà di Reggio Calabria e dei suoi segnali di speranza – per pensare insieme, insieme confrontarsi, scegliere insieme, insieme proporre: in uno stile di dialogo in cui l’uno e l’altro ci si sente parte di una storia che ci raggiunge e nel contempo ci supera: viene da lontano e va oltre noi stessi”. Anche se “il volto della Chiesa, la presenza e l’incisività della religione nel nostro mondo è molto affievolita”, secondo Bruno Cappato, direttore della Settimana (Rovigo), bisogna avere la forza di riscuotersi: “Occorre anche una dose forte di profezia che trovi la strada per irrompere nelle coscienze. Chi vive una convinzione di fede comunque non può semplicemente attendere che le cose cambino da sole. Ognuno ha una sua responsabilità e un compito da svolgere”. “Qualunque sia la forma che il popolo cattolico intenda assumere in politica, deve eliminare”, a giudizio di Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), le “ambiguità, per poter veramente collaborare a una nuova civiltà”.
Condividi