SCUOLA

La riapertura della scuola come pure il piano presentato da Renzi offrono spunti di riflessione ai giornali Fisc. “Nella scuola si costruisce il futuro di una società: luogo privilegiato (non il solo) in cui avviene la trasmissione degli orizzonti e delle prospettive del cammino umano. Gli studenti, a loro volta, con il loro slancio vitale, insieme ai loro insegnanti – educatori assumono nuove abilità mentali e pratiche, ed elaborano processi di innovazione nei vari ambiti del sapere umano”, afferma Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria). A scuola, osserva Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), “insieme, come persone, si ‘costruiscono’ i cittadini di domani. Insieme si insegnano e si imparano la democrazia, l’accoglienza, l’integrazione, la tolleranza, la convivenza, la libertà, la cittadinanza… unitamente alla letteratura, alla matematica, alla lingua straniera, alla fisica, alla storia, alla geografia, alle varie tecniche… Ed ‘insieme’ ci si misura sulla dignità dell’altro, sul senso della vita, sugli interrogativi profondi dell’esistenza e, pure, per chi ci sta, sull’esperienza religiosa…”. Agli studenti Pietro Pompei, direttore dell’Ancora (San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto), fa gli auguri per l’inizio della scuola suggerendo “due virtù: la stima e l’amore verso gli insegnanti e verso i compagni”. “L’evento della riapertura delle scuole che si ripete ogni anno a settembre rappresenta sempre un momento speciale nella vita delle famiglie”, si legge nell’editoriale della Fedeltà (Fossano). Cammino (Siracusa) presenta una riflessione di Giovanni Perrone, già presidente regionale dell’Aimc, sul piano di Renzi sulla scuola: “Per realizzare quanto auspicato occorreranno risorse, rilanciare le comunità scolastiche come spazio privilegiato di formazione continua per quanti vi operano e per quanti ne fruiscono, ripensare al dirigente scolastico come uomo di cultura, di relazioni, di sensibilità e competenza educativa, di promotore di percorsi formativi e garante (insieme con i docenti) della qualità di una comunità scolastica che garantisca il pieno successo formativo a tutti”. Per la Difesa del Popolo (Padova), “la vera riforma deve partire da noi, desiderosi di scoprire e testimoniare, come ricordato da Papa Francesco nella grande festa della scuola celebrata in piazza San Pietro lo scorso 10 maggio, il buono, il bello e il vero che sostanzia l’esperienza umana e ci apre a un futuro promettente”. Secondo Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), “il proposito di fare della scuola ‘il cuore, il crocevia del sistema Italia’ denota l’importanza che vi si attribuisce e insieme traccia un metodo di sinergie con tutte le forze attive del paese coordinandosi con esse e per esse. In tal senso il ‘metodo dell’ascolto’, voluto dal premier Renzi, è indovinato e va nella direzione della corresponsabilità tra governo e cittadini”. L’Eco del Chisone (Pinerolo) apprezza che si parli di meritocrazia anche per i professori: “È ora che anche nel pubblico se ne parli seriamente visto che la scuola da una parte vive grazie alla fiscalità generale e, dall’altra, si occupa dell’istruzione, educazione e formazione degli alunni-figli in età evolutiva”. Anche la Gazzetta d’Asti (Asti) ricorda l’apertura della scuola, sottolineando che quest’anno cinque istituti superiori resteranno chiusi di sabato.

 
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