SCUOLA, EDUCAZIONE E GIOVANI

A breve riprende la scuola e non mancano riflessioni sulla riforma, sull’educazione e sui giovani. Fermento (Amalfi-Cava de’ Tirreni) riflette sulla riforma della scuola: “Occorre onestamente riconoscere che dal tempo dei Programmi Brocca (1991) fino a oggi non si è tentato mai di affrontare le questioni basilari di ogni discorso sulla scuola: cosa significano istruzione e formazione, quale modello culturale vogliamo affrontare, quale ruolo la stessa scuola occupi nello spazio pedagogico e didattico”. “Ma cosa significa andare a scuola? O forse dovremmo chiederci cosa significa educare? Non possiamo ridurre la complessa azione educativa ad una semplice trasmissione di competenze o conoscenze tecniche, per questo basta internet. L’azione educativa si gioca in una relazione personale tra allievi, insegnanti e genitori in cui, mentre si trasmettono anche nozioni, innanzitutto ci sono umanità a confronto”, sostiene il Nuovo Diario Messaggero (Imola). Dei giovani scrive Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), partendo dalla discoteca Cocoricò di Riccione e da Hiroshima: “La città giapponese è stata, dal 28 luglio al 9 agosto, meta degli scout di tutto il mondo, fra cui 9 forlivesi, che hanno partecipato al Jamboree. Non ci potrebbero essere due immagini più eloquenti per raccontare i giovani d’oggi. Chi muore in un luogo, apparentemente pieno di vita; chi va ad attingere vita in un luogo dove sono ancora palpabili i segni di morte”.
 
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