RISPOSTA DEL PRESIDENTE A
“LA REPUBBLICA” E “IL GIORNALE”

A proposito dei servizi pubblicati da La Repubblica lunedì 9 giugno “Giornali diocesani contro Avvenire: è filo premier” firmato da Orazio La Rocca e da Il Giornale martedì 10 giugno “Le diocesi contro Avvenire: sta col premier” di Pier Francesco Borgia mi sento di esprimere qualche considerazione.
 
Non vedo quali testate diocesane siano in polemica con Avvenire e con il Sir, come sostiene La Rocca in apertura di pezzo quando cita “una sorta di guerra fra testate ecclesiastiche”. A parte che non siamo “testate ecclesiastiche”, ma giornali cattolici di informazione generale a diffusione locale, non trovo citato alcun giornale schierato né contro Avvenire né contro il Sir. Tra settimanali diocesani, agenzia Sir e Avvenire esiste un tale rapporto di amicizia e di stima reciproca che non si vede come possa esserci tra noi “una sorta di guerra” se non quella che si vuole vedere.
 
Menzionare la Nuova Bussola Quotidiana non aggiunge nulla, in quanto quel giornale online, pur autorevole, non fa parte del circuito Fisc che associa i periodici riconducibili alle diocesi.
 
In merito all’intervista al professor Garelli o a quella al professor Bernardi, mi sembra superfluo ricordare che resta comunque in capo alla responsabilità di ogni direttore pubblicare o non pubblicare qualsiasi articolo, compresi i servizi di agenzia. Da sempre l’agenzia Sir, nata dall’esperienza dei settimanali cattolici, fornisce articoli senza imporre nulla a nessuno.
 
Ricordo anche che a noi sta a cuore il pluralismo nell’informazione e che per vocazione diamo voce a chi abita le periferie del nostro Paese, trattando dei problemi delle gente, nessuno escluso, con uno sguardo attento anche all’Europa e al resto del mondo.
 
In conclusione mi permetto di aggiungere che tantissimi giornali nostri associati svolgono questo servizio all’informazione da oltre un secolo, visto che sono nati sul finire dell’Ottocento o all’inizio del Novecento e ancora oggi, in molte località, costituiscono un tutt’uno con il territorio di appartenenza.
 
Francesco Zanotti
 
 
(Mercoledì 11 giugno 2014)
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