RIFLESSIONI SULLE PAROLE DEL PAPA

Partendo dalle parole di Papa Francesco nell’udienza dell’11 giugno sul timor di Dio, Paolo Lomellini, editorialista della Cittadella (Mantova) osserva: “Spesso anche noi credenti siamo tiepidi o distratti rispetto la prospettiva della vita eterna e che essa si misurerà principalmente su quanto sappiamo essere per gli altri anziché solo per noi stessi”. Anche Giuseppe Lombardo, direttore di Cammino (Siracusa), riprende le “parole molto forti” pronunciate dal Papa nell’udienza dell’11 giugno: “Il primo nodo cruciale segnalato è quello della corruzione”; “il secondo nodo critico è quello della tratta delle persone” e “il terzo nodo drammatico è quello dei mercanti di armi”, ricorda Lombardo, che sottolinea: “Forte. Forte e coraggioso il grido lanciato da Papa Francesco; un grido ai corrotti, ai politici, al mondo della finanza. Ma un grido anche alla comunità cristiana perché non lasci che scenda l’oblio e custodisca la capacità di riconoscersi fratelli e il bisogno urgente di rivestirsi di misericordia”. Marco Caramagna, direttore della Voce Alessandrina (Alessandria), invece, richiama le parole del Papa alla Comunità di Sant’Egidio sulla solidarietà: “Il richiamo quotidiano di Papa Francesco, se ascoltato, può aiutarci a rallentare i rischi derivanti dall’individualismo, dall’incapacità di ascoltare chi è nel bisogno, non solo materiale, di non tener più conto di valori che sono alla base della convivenza”.

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