I settimanali cattolici oggi si trovano spesso davanti a un bivio: spostare la propria presenza sul digitale, oppure rimodulare la proposta cartacea adattandola anche al Web. La Chiesa di Reggio Calabria ha scelto la via del network, puntando sulla comunicazione fondata sulla comunità. Il network favorisce il dialogo, crea unecosistema di rete, getta ponti di relazioni sociali, spesso tra più generazioni, invita a riflettere sui nuovi stili di vita, sulle nuove forme di socialità, di partecipazione, di esperienza di Chiesa, di solidarietà, di consumo, di rispetto del Creato. I nodi di questa rete saranno tutte le ‘voci’, antiche e nuove, della comunità diocesana: il settimanale LAvvenire di Calabria con il suo sito web, i canali social e lapp; la rivista culturale La Chiesa nel Tempo, che proprio nei giorni scorsi ha ripreso la stampa; i siti Internet della diocesi e del Sinodo dei giovani, lapplicazione smartphone diocesana e tutti i profili social legati a realtà ecclesiali. Non mancheranno proposte di collaborazione con emittenti televisive e radiofoniche locali, così come già avvenuto sperimentalmente durante lo scorso anno con Rtv e lemittente locale del circuito InBlu, Radio Antenna Febea.
Le novità più importanti riguardano soprattutto LAvvenire di Calabria. Lesigenza di una presenza capillare sul territorio ha consigliato di recuperare il canale delle edicole, rafforzando poi lofferta editoriale rivolta agli abbonati, per dare segui- to al centenario impegno editoriale della Chiesa reggina. Per questo è stato siglato un accordo di collaborazione editoriale con Avvenire del quale LAvvenire di Calabria diventa supplemento. Questo permetterà a tutti i lettori di poter consultare ogni domenica il settimanale locale e il quotidiano nazionale. Ciascuno potrà decidere se ritirare il giornale in edicola, attraverso i coupon, in parrocchia, riceverlo a casa, o leggerlo sui dispositivi elettronici attraverso app e sfogliatore digitale.
Il quotidiano cattolico è lalveo naturale nel quale i settimanali cattolici possono trovare lambiente giusto per maturare un processo di crescita sia come qualità della proposta editoriale che come capacità di incidere sulla società. Oggi, infatti, una redazione, anche grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, ha molte più possibilità di farsi sentire rispetto a prima. Lesame dei fatti genera una valutazione, e la valutazione spesso induce allazione. Una comunità che legge, riflette e agisce può innescare un cambiamento vero, abita la realtà in modo differente rispetto a chi la osserva, costruisce il futuro ma non lo subisce. Per questo lUfficio per le comunicazioni di Reggio ha scelto come slogan La Calabria ha un nuovo Avvenire, perché si aggiunge un nuovo punto di prospettiva al panorama del dibattito ecclesiale, sociale e politico. Ed è un punto di prospettiva ‘alto’. LAvvenire di Calabria è salito sulle spalle del fratello nazionale delleditoria, che accenderà un nuovo faro sulla terra che fu di Corrado Alvaro, bisognosa di un punto di opinione slegato da appartenenze politiche e imprenditoriali. Da anni Avvenire è attento ai fatti, belli e brutti, della Calabria. Insieme, Avvenire e LAvvenire di Calabria intendono valorizzare ancor più il buono di una regione che quasi sempre vede Chiesa e volontariato come protagonisti e che non sempre viene raccontata altrove.
Dal progetto, che ha esordito domenica, la diocesi si attende benefici in termini di evangelizzazione e di promozione di tutte le numerose attività di parrocchie, associazioni, gruppi e movimenti. La comunità diocesana avrà la possibilità di far sentire in modo più diffuso la propria voce sui temi che le stanno a cuore: povertà, giustizia e disagio sociale, legalità, promozione umana, cultura e umanesimo, ambiente e territorio, famiglia e vita affettiva, con particolare atte…