RAPPORTO CENSIS, CRISI E SPERANZA

Mentre la politica è in affanno, secondo Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “in cima ai pensieri dell’Italia sta la precarietà del lavoro, delle prospettive delle sue imprese, del presente e del futuro demografico, dei conti pubblici gravati dal debito e dalla spesa improduttiva, cioè dagli sprechi, delle entrate mortificate da una indegna evasione fiscale, delle stesse istituzioni manomesse e non ancora riformate”. Parte dal Rapporto del Censis l’editoriale della Cittadella (Mantova), per evidenziare che ci sono, qua e là, malgrado tutto, “segni di risveglio”, basti pensare “ai giovani che alla Settimana Sociale di Reggio Calabria hanno testimoniato impegno, passione e voglia di formarsi per svolgere il loro ruolo nella società italiana”. In realtà, si legge nell’editoriale del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), “se una speranza c’è per recuperare la fiducia in questo Paese smarrito, è solo quella che nasce dalla Resurrezione di un Dio fatto carne e messo in croce”.
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