A tenere banco non è solo la politica, ma anche la situazione sociale del Paese. Tra le riforme necessarie per la salvezza del nostro Paese, Gianpiero Moret, direttore dellAzione (Vittorio Veneto), individua come la più difficile e più urgente quella del lavoro: La storia dello sviluppo cinsegna che gli squilibri e i disagi sociali possono far fallire ogni riforma. Auspichiamo che le riforme sul lavoro del governo trovino il giusto equilibrio tra le istanze contrapposte di abbandonare settori ormai improduttivi e mantenere posti di lavoro. Per Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), oggi la libera impresa in Italia è soffocata da unazione a tenaglia fatta di burocrazia da un lato e pressione fiscale dallaltro. È ora di passare dalle analisi ai fatti altrimenti la ripresa (quella vera, quella che porta lavoro) resterà una chimera. Sono tante le difficoltà che si registrano nel Paese. È indubbio che oggi aumentano coloro che tribolano a tirare avanti, in mezzo a fallimenti coniugali e altre disavventure, a partire dalla disoccupazione che bussa anche a porte inaspettate. Si è molto più fragili. Spesso diventa più arduo darsi una mano, sottolinea Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì), commentando i dati diffusi dallIstat, tra i quali è inquietante quello inerente il calo delle nascite. Da questa stagione pesante ne usciremo solo con scelte politico-economiche coraggiose, ma anche con la voglia di tutti di mettersi in gioco nella ferialità, non perdendo nulla di quanto può essere gesto solidale di riscatto, di sostegno, di speranza… nelle piccole grandi cose della vita. Dei dati Istat anche lEco del Chisone (Pinerolo) mette in luce quelli relativi alla denatalità, sottolineando come lItalia sia il Paese in cui è più difficile conciliare lavoro e maternità. Perciò, la famiglia va sostenuta con atti concreti.