QUESTIONI SOCIALI

Al centro degli editoriali anche alcune questioni sociali di attualità: lavoro, famiglia, violenza sulle donne, scuola, ludopatia… Anzitutto il lavoro, con la presentazione del Rapporto-proposta sulla situazione italiana, curato dal Comitato della Cei per il progetto culturale. “Alla politica italiana – dice Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona) – chiediamo di confrontarsi con questo documento, per dare risposte urgenti e concrete non tanto ai suoi estensori, ma alla gente, a quegli italiani che da troppo tempo sono in attesa di risposte che non arrivano”. Il Rapporto, aggiunge Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), “ci ricorda che la crisi del lavoro non è causata soltanto dalla finanza o dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione ma ha radici etiche e costringe a interrogarsi sull’idea che abbiamo della persona e della comunità”. Quello del lavoro, sottolinea Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), “è un problema di grande, enorme e vitale valore. Attiene alla dignità della persona umana, alla sua libertà, alla sua possibilità di creare qualcosa di personale, di proprio”. Il Portico (Cagliari) cita “l’omelia del primo maggio di Papa Francesco, il quale ha tra l’altro ricordato che dobbiamo seguire la strada che deve condurci al riconoscimento della dignità del lavoro”. Sul tema del lavoro anche l’editoriale scritto per il Ticino (Pavia) dal vescovo, monsignor Giovanni Giudici, in vista della festa delle Sacre Spine (20 maggio). “Solo la propria attività lavorativa – annota il vescovo – è in grado di rendere l’uomo a sua volta creatore, di crescere in libertà e creatività, favorendo non solo la conservazione ma anche lo sviluppo del capitale umano e del capitale sociale. Per questo l’accesso al lavoro per tutti è un obiettivo assolutamente prioritario”. Il Popolo (Tortona) punta i fari su un’altra emergenza della nostra società: la violenza sulle donne. Questa, si legge nell’editoriale, “è una tragedia che parla a tutti. Soprattutto, che riguarda tutti gli uomini”. Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), ritorna sulla brutale aggressione nel quartiere milanese di Niguarda e annota: “È giusto perseguire i colpevoli, immigrati o italiani che siano. Ma per affrontare davvero il problema della criminalità e della violenza, per guarirne le cause, non possiamo evitare di guardare con sincerità dentro a noi stessi e alla nostra società”. Gino Mecca, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), prende spunto dal “1° weekend per la famiglia”, organizzato a Teramo da Comune e Forum delle associazioni familiari, per ribadire che, “in questo momento di terribile di crisi, puntare sul sostegno alle famiglie può risultare una scelta saggia e vincente”. Di “difesa della vita” parla Romasette.it (Roma), con una nota di Francesco D’Agostino, il quale spiega che “difendere la vita significa difendere una vita ‘buona’, capace di garantire la nostra dignità, l’ordine della nostra spiritualità e dei nostri affetti, la solidarietà, la possibilità di crescita e di sviluppo individuale e relazionale, la pace”. La ludopatia è, invece, al centro dell’editoriale di Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste). “Se dico ludopatia – ragiona Fontana -, riconduco il problema a una questione sanitaria: di salute o di malattia. (…) Mentre bisognerebbe semplicemente educare al bene e al male, chiamare i vizi con il loro nome e non trasformarli in malattie, formare la coscienza e non ricorrere agli esperti, ribadire i buoni esempi, ridare in mano ai genitori l’educazione dei loro figli”. Da Enzo Gabrieli, direttore di Parola di…

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