QUANTE BRUTTE FIGURE, VECCHIA EUROPA

Due brutte notizie ci arrivano oggi dall’Europa: il mancato accordo sui ricollocamenti intra-Ue dei migranti da parte della Commissione europea, e la generica  (e non vincolante) risoluzione del Parlamento europeo che esorta a riconoscere i diritti alla famiglia anche ai gay.
 
«L’incapacità dei governi europei di trovare un punto di equilibrio di solidarietà di fronte ai grandi fenomeni migratori è sconfortante» afferma il presidente del Forum, Francesco Belletti, in una riflessione pubblicata oggi. «Troppi egoismi, troppi particolarismi nazionali… e le frontiere rinascono, e il nostro Paese viene lasciato  sostanzialmente solo. E questo, purtroppo dà fiato anche gli egoismi interni al nostro Paese, e rifiorisce la vecchia e irrealistica logica del “respingimento”. Dopo i respingimenti in mare, dopo gli scandalosi respingimenti ai nostri confini nazionali (la laica e progressista Francia che chiude il confine a Mentone), adesso anche i respingimenti ai confini regionali.
 
«Dall’altro lato, prosegue la sconsiderata corsa a livello europeo verso lo smantellamento dell’identità più profonda della famiglia. La risoluzione appena approvata  mette in un gran calderone valori doverosi, come il contrasto alla violenza, la parità di genere, i diritti degli individui, e una grave forzatura ideologica contro la famiglia naturale, per consentire agli adulti di poter disporre in tutto e per tutto dell’idea di famiglia, di genitorialità, negando il diritto stesso del bambino ad avere un papà e una mamma, fino a rilegittimare per l’ennesima volta l’aborto, falso “diritto riproduttivo”, ma in realtà estrema e drammatica manifestazione del prevalere assoluto del diritto dell’adulto ai danni del diritto del più fragile, di chi deve ancora nascere.
 
«L’Europa sta diventando sempre più un laboratorio sociale dove i diritti dei potenti (i residenti, gli adulti, chi è già nella fortezza) saranno sempre più garantiti, e i diritti di poveri, marginali, esclusi lo saranno sempre meno» conclude Belletti. «La famiglia, primo luogo di solidarietà, di doveri reciproci, di protezione delle persone, dei più deboli, di accoglienza della vita (fragile per definizione, alla nascita) diventerà sempre di più un “diritto individuale”, piegato ai mutevoli desideri del singolo».
 
 
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Daniele Nardi
Capo ufficio stampa
Forum delle associazioni familiari
LungoTevere dei Vallati 10, 00186 Roma – tel. 06.6830.9445 – fax
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(mercoledì 10 giugno 2015)
 
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