PROLUSIONE DEL CARD. BAGNASCO

Commentando la prolusione del card. Bagnasco al Consiglio permanente della Cei, Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), scrive: “I vescovi hanno parlato mantenendosi sul piano strettamente etico. Attendiamo che continuino a farlo con tempestività, senza lasciarsi intimidire e senza troppa prudenza mondana. Mentre i credenti prendano sempre più chiara coscienza del loro ruolo in questo momento decisivo della storia del Paese”. Il card. Bagnasco, secondo Giuseppe Lonia, direttore della Scintilla (Messina), ha rivolto “a tutti una parola di speranza, quella sola Parola che ‘raccoglie ogni buona parola umana: Gesù Cristo! Egli è Dio con noi e per noi, affinché abbiamo a non inaridirci’ e perché diventiamo sempre più consapevoli di aver ricevuto una Speranza che non delude!”. “Il card. Angelo Bagnasco – evidenzia Marco Piras, direttore dell’Arborense (Oristano) – ha offerto una riflessione a tutto campo, caratterizzata dalla preoccupazione per le conseguenze della crisi economica e sociale che colpisce soprattutto le fasce deboli, ma anche animata dalla ferma volontà di offrire all’Italia il contributo specifico dell’esperienza cristiana”. “L’intervento dei vescovi è un richiamo per tutti, specie per coloro che sono rimasti alla finestra ignorando o ritenendo giusto tacere la tradizione del cattolicesimo democratico che vide nel 1919, tra l’altro, proprio un sacerdote come fondatore del Partito popolare”, osserva Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino).
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