Al centro degli editoriali anche alcuni fatti di cronaca. Alla gestione del post-terremoto in Emilia è dedicato leditoriale di Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), che si concentra su tre priorità: Assicurare le risorse necessarie per gestire le varie fasi della ricostruzione, in particolare per abitazioni, aziende e opere di utilità sociale che non godono di entrate pubbliche; realizzazione di un nuovo ospedale, moderno e soprattutto sicuro, per lArea Nord; no tax area, una boccata dossigeno per le imprese che vogliono restare e rimanere competitive sul mercato assicurando loccupazione. Lamma ribadisce, tra laltro, che una famiglia con la casa gravemente danneggiata o a rischio di essere abbattuta, oggi, a quattro mesi dal sisma, non sa ancora se e in che misura potrà ricostruire. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), si sofferma invece sulla condanna in via definitiva, da parte della Corte di Cassazione, a quattordici mesi di carcere del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti per diffamazione a causa di un articolo pubblicato su Libero nel 2007, quando Sallusti ne era direttore. Per Rini, si può discutere se sia conveniente, oggi, in un Paese moderno, condannare al carcere per il delitto di diffamazione, o se sia preferibile prevedere per legge pene alternative. Ma nessuno che ami la verità può parlare, come qualcuno ha fatto, di intimidazione a mezzo sentenza. (
) Perché la calunnia è uno tsunami, che può davvero uccidere
. Sullo stesso argomento interviene anche la Voce del Popolo (Brescia), che riprende la nota Sir a firma di Marco Deriu, in cui si legge tra laltro: Non bisogna confondere la libertà despressione e di critica che è un sacrosanto diritto del giornalista con la facoltà di offendere lonore e la reputazione altrui a proprio piacimento. Un simile fraintendimento, invocato maldestramente da qualcuno come difesa dellautonomia professionale, finisce per screditare lintera categoria dei giornalisti.