PICCOLI COMUNI E DISOCCUPAZIONE

Parla della soppressione dei piccoli comuni, prevista dalla legge 148/2011, Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto): “Nel caso della soppressione, per forza di cose (è questione di numeri!), i piccoli paesi saranno abbandonati, la piccola economia che a tutt’oggi permette il recupero degli antichi e suggestivi borghi morirà, la cura e la manutenzione verrebbe affidata a chi non ci vive e non li ama. Nessuno verrebbe a sostituire gli amministratori e il personale attualmente presente sul territorio, veri custodi della piccola grande storia di questi borghi, della loro bellezza, dei capolavori d’arte, degli italiani che vi legano la loro esistenza”. Simone Franceschi, direttore di Sulcis Iglesiente Oggi (Iglesias), scrive della difficoltà di “migliaia di lavoratori che vivono la precarietà della cassa integrazione, della mobilità con la funesta prospettiva della disoccupazione”: “Come cristiani non possiamo ‘rimanere spettatori intimiditi’. La diocesi lo ha dimostrato con le iniziative organizzate prima e dopo la pubblicazione del documento ‘(Per una) Agenda di Speranza per il Sulcis Iglesiente’. È un primo passo, ma non basta. Dobbiamo reagire con sempre maggiore saggezza”.
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