PER RACCONTARE LE STORIE CHE NON FANNO RUMORE

Il 9 gennaio scorso, durante il Consiglio Nazionale, Francesco Zanotti, 50enne direttore del ‘Corriere Cesenate’ è stato eletto per acclamazione Presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc), per il triennio 2014 -2016. Alla Fisc fanno capo 187 testate diocesane, con una diffusione calcolata di circa 900.000 copie. All’unanimità sono state rinnovate, le altre cariche dell’esecutivo e cioè: don Bruno Cescon (“Il Popolo”, Concordia-Pordenone) vicepresidente vicario; Chiara Genisio (“Agenzia giornali diocesani”, Piemonte) vicepresidente; Francesca Cipolloni (“Emmaus”, Macerata) segretaria; Carmine Mellone (“Agire”, Salerno) tesoriere.
 
Rinnovate all’unanimità anche le cariche dei coordinatori: Coordinatore Commissione Cultura – Carlo Cammoranesi (“L’Azione”, Fabriano), Coordinatore Commissione Giuridica – Mauro Ungaro (“Voce Isontina”, Gorizia), Coordinatore Commissione Formazione/Web/rapporti con l’UCSI – don Adriano Bianchi (“La Voce del Popolo”, Brescia), Assistente Spirituale – don Giuseppe Longo (“Prospettive”, Catania) Delegato per il Copercom – Marco Piras (“L’Arborense”, Oristano), Delegato per Greenaccord e la salvaguardia del Creato – Mario Barbarisi (“Il Ponte”, Avellino). Moderatore dei lavori del Consiglio Nazionale – don Antonio Rizzolo (“Gazzetta d’Alba”, Alba).
Riporta il Servizio Informazioni Religiose (SIR) che il Comitato Tecnico Consultivo, nella sua prima riunione del triennio, ha eletto Sergio Criveller (La Vita del Popolo – Treviso) quale coordinatore e Roberto Giuglard (La Vita Diocesana Pinerolese – Pinerolo) come segretario. Walter Matten (L’Amico del Popolo – Belluno) è stato scelto come membro del Cda della Fisc Servizi srl.
Per capire in che direzione e come la Fisc intende affrontare i problemi che la crisi sta esacerbando, ZENIT ha intervitato il Presidente Francesco Zanotti.
 
Diminuiscono gli abbonamenti, scende il numero degli inserzionisti, c’è una riduzione dei contributi all’editoria. Che cosa bisogna fare per mantenere e rilanciare i settimanali cattolici?
Zanotti: I nostri giornali devono essere, oggi ancora più di ieri, una sorta di piazza. Un luogo nel quale la gente si ritrova, anzi ama ritrovarsi. Un luogo desiderato, aspettato, ogni sette giorni. Il giornale come compagno di viaggio, come colui che condivide tutto, gioie e dolori, paure e speranze. E di questi tempi, quindi, c’è davvero tanto da condividere. Se saremo capaci di ascoltare i nostri territori, sapremo farci interpreti delle attese della gente, sapremo raccontare quelle storie di ordinaria straordinarietà di cui è pieno zeppo il nostro Paese. Quelle storie che nessuno, o quasi, racconta mai. Vuole qualche esempio? Le famiglie che hanno in casa un disabile in stato vegetativo persistente. Sono tremila in Italia. Sono spesso vicende drammatiche ed edificanti al tempo stesso. Bisogna andarle a scovare. Ci vogliono cuore e occhi attenti, sensibili. Non possiamo permetterci di restare in redazione, dietro a un monitor. Dobbiamo uscire, per raccontare, come ci ha chiesto papa Francesco, il vero, il bello, il buono.
 
In che modo la rivoluzione informatica può aiutare a ridurre i costi, far crescere le redazioni, facilitare l’ingresso di giovani, incrementare la diffusione e rendere l’informazione più rapida e efficace?
Zanotti: L’online deve diventare un nuovo e importante alleato. Il giornale cartaceo ha il suo prolungamento in rete. Per noi costituisce una grandissima opportunità: ci offre l’occasione di uscire dall’angolo settimanale nel quale siamo confinati. Questo cambiamento ci chiede di modificare il nostro lavoro. Non più solo approfondimento e riflessione, ma anche lanci immediati, foto e video, da immettere subito sui nostri siti. Oggi più di cento giornali hanno un loro sito. Contiamo di aumentare questo numero e, grazie a una piattaforma studiata assieme…

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