PAPA FRANCESCO

Sui giornali c’è sempre uno spazio di riflessione che nasce dagli spunti che offre Papa Francesco. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), invita ad accogliere la sfida lanciata dal Papa con la canonizzazione di Pietro Favre: ripartire dai santi. “Il ritratto di questo gesuita è semplice. In fondo è sempre stato un uomo indeciso; a salvarlo è la sua irrequietezza che fa crescere in lui il desiderio di Cristo. Senza desideri, appunta il Papa parlando di lui, non si va da nessuna parte. Senza inquietudine, siamo sterili”, scrive Maloberti, che aggiunge: “Il Papa ha scelto di avere questo santo al suo fianco. È un modello che lo incoraggia a muoversi in modo instancabile. Lo sostiene nelle ore dedicate a salutare la gente, nel suo affrontare i problemi della Chiesa, nel suo guardare e parlare al mondo”. Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), si occupa del pellegrinaggio in Terra Santa del Papa: “La natura ecumenica insita in questo viaggio lo rende ulteriormente significativo nella prospettiva della riconciliazione e della pace tra le Chiese come tra i popoli. In quella regione mediorientale in cui le armi non sembrano tacere mai e presso quel Santo Sepolcro conteso dalle diverse confessioni cristiane l’arrivo di Papa Francesco, che nel nome e nei fatti continua a porre e a suscitare gesti di pacificazione, potrà davvero essere una spinta in più verso la concordia. Molti sperano, anzi, in qualche passo sorprendente verso la comunione tra le Chiese”. Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), riprende per il suo primo editoriale del 2014 le parole dell’esortazione “Evangelii Gaudium”, in quanto il Papa conosce bene i “mali del nostro tempo”, ma invita a considerarli senza rassegnazione come “sfide per crescere”: “Siamo chiamati a essere persone-anfore, per dare da bere agli altri. A volte l’anfora si trasforma in una pesante croce, ma è proprio sulla croce dove, trafitto, il Signore si è consegnato a noi come fonte di acqua viva. Non lasciamoci rubare la speranza!”. La Vita Picena (Ascoli Piceno) ricorda, invece, il primo messaggio per la Giornata mondiale della pace di Papa Francesco: “Gesù ripropone la radice della fraternità contenuta nella paternità di Dio”. Da qui “deriva per ciascuno la responsabilità di operare affinché il mondo diventi una comunità di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversità e si prendono cura gli uni degli altri”. E “la fraternità” è, per la Cittadella (Mantova), “una parola particolarmente significativa” che può “fungere da bussola in questo cammino, incerto eppure doveroso” all’inizio del nuovo anno.

 
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