Papa Francesco

Diversi editoriali si concentrano su Papa Francesco. “L’incontro delle due autorità apre i cuori a nuove attese”. È l’opinione di Giuseppe Lombardo, direttore di Cammino (Siracusa), sulla prima visita ufficiale del presidente della Repubblica al Papa in Vaticano, l’8 giugno scorso. Si legge nell’incontro “il desiderio di schiudere nuove strade alla fiducia, di tornare a guardare il bene dell’uomo anteposto a quello dell’interesse, si apre la speranza alla solidarietà. L’affermazione del Santo Padre ‘Possa l’Italia essere sempre una casa accogliente per tutti!’ interpella tutti a camminare a passi sostenuti su percorsi che possano edificare la civiltà dell’amore”. Al Papa, anche se on un’angolatura diversa, è dedicato anche l’editoriale di Francesca Cipolloni, direttore di Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia): “Francesco è e sarà il Papa di moltissimi adolescenti che stanno maturando nella fede ma, soprattutto, di molti adulti disillusi, che quel dono sembrano averlo smarrito: la realtà ci ha abituati alle guerre cruenti, ma non dobbiamo smettere di sperare nella rivoluzione del bene. Questo Pontefice, ‘il Papa della tenerezza e delle sorprese’, da novanta giorni ormai ne è la più limpida testimonianza. E, di fronte alla bontà che diventa realtà, il mondo non può non inchinarsi”. La Cittadella (Mantova) ricorda l’invito di Papa Francesco “a tralasciare le formalità legate all’apparenza, a perseguire la trasparenza e uno stile aperto che non si lasci sedurre dalla dittatura dell’immagine, delle accondiscendenze melense e dell’inseguire gli svolazzi mutevoli di quanto si muove nella ‘pancia’ dell’opinione pubblica. Addirittura il Papa invita a non cedere al linguaggio cosiddetto ‘politicamente corretto’ se questo rischia di farci perdere l’orizzonte di una franca chiarezza”. Pure Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), fa riferimento al fatto che Papa Francesco ha stigmatizzato “con queste parole il ‘politicamente corretto’ anche di molti cristiani: ‘L’ipocrisia è il linguaggio della corruzione non della verità’”. E il Papa è richiamato anche da Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo): “Papa Francesco – da vero papà dolce e premuroso – con quel linguaggio immediato e popolare al quale ci sta abituando, ha fatto qualche giorno fa una raccomandazione che sembra quasi l’insegnamento che si fa ai bambini: ‘Pregare per quelli con cui siamo arrabbiati, che bel passo! Lo facciamo oggi?’. Sono parole elementari ma hanno in sé un grandissimo significato che si apre a una filosofia, a una mentalità, a un modo nuovo di guardare alla vita e ai rapporti tra le persone”. Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita (Cosenza-Bisignano), dal canto suo, ricorda le parole di Francesco sulla “maternità in Dio”: “Il Papa sta parlando ai figli della ‘madre’, sta ricordano all’uomo da dove viene per instillare o riaccendere quella nostalgia di casa, quella nostalgia di Dio di cui abbiamo bisogno”.

 
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