PAPA FRANCESCO

Le parole e i gesti di papa Francesco continuano a tenere desta l’attenzione dei settimanali. “Lo stile evangelizzatore di papa Francesco – dice Irene Argentiero, direttore del Segno (Bolzano-Bressanone) – è tanto chiaro quanto semplice e quotidiano”. Il Papa, nota Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), “continua a fare breccia nell’animo dei suoi ascoltatori per il tono familiare e fraterno dei suoi discorsi e, soprattutto, per la forza singolare delle sue parole”. Il Pontefice, conferma Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), “ci sta abituando (o forse no, magari risvegliando) a un approccio diretto, colorito, disincantato, grintoso alle questioni”. Come, ad esempio, il discorso sulle cause della crisi, ripreso da Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto). C’è anche l’invito ad andare nelle periferie: “Quella delle periferie – viene spiegato sulla Cittadella (Mantova) – è una strada scomoda per i nostri ‘clichè’ di pensiero, di vita e di azione. E in questo senso, prima ancora che predicare agli ‘altri’, sarà meglio che noi credenti riflettiamo su noi stessi”. Marco Piras, direttore dell’Arborense (Oristano), riporta la gioia della Regione per l’annuncio della visita del Papa a Cagliari, in programma il 22 settembre. “La Sardegna – assicura Piras – ricambierà, come solo lei è in grado di fare, questo affetto”. Sul Portico (Cagliari) l’arcivescovo, mons. Arrigo Miglio, indica come “primo impegno” in vista della visita del Pontefice “quello della preghiera”: “Da subito, ogni giorno, non lasciamo mancare la preghiera per il Papa e per la sua prossima visita in Sardegna”. Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi) pubblica il racconto del vescovo, mons. Luigi Martella, della sua recente “visita ad limina”. “Il tempo – dice il vescovo – è passato, velocissimo, ma vi assicuro che sia il Papa sia noi vescovi saremmo rimasti volentieri ancora a lungo in gradevole conversazione”. Alla “visita ad limina” dei vescovi siciliani è, invece, dedicato l’editoriale di Giuseppe Lombardo, direttore di Cammino (Siracusa), che riferisce le impressioni dell’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo.

 
 
 
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