NUOVA MEDIA

Il direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), Vincenzo Tosello, parla dei nuovi media che “abbattono i muri che separano i mondi sociali, le generazioni, maschi e femmine, città e borgate: rendono possibile comunicare di più e meglio, a condizione che non vi si trasferisca solo la ‘banalità'”. Sono comunque “sempre necessari i rapporti interpersonali: occorrono testimoni che comunichino una parola vissuta e non solo blaterata. La comunità ecclesiale con questi media può raggiungere meglio i ‘lontani’, senza proselitismi ma con una proposta nuova, intercettando i bisogni veri. Magari può imparare a rendere più ‘mediatiche’ anche le proprie liturgie – in sé patrimonio multimediale – che, un po’ asfittiche, parlano sempre meno ai nostri ‘nativi digitali'”. “La brutta abitudine di dar libera uscita a linguaggi poco ‘civili ed educati’ ha investito il Paese tutto – denuncia Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio) – sui treni, sui filobus come sul metrò si sentono espressioni che definire colorite è un eufemismo benevolo, negli uffici e ai bar si parla… senza freni, anche sui media e alla tv si supera la soglia di attenzione linguistica”. E così “la situazione peggiora ogni giorno”, ma “resta la speranza di un ravvedimento…”.
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