NORME SUI DELITTI PIÙ GRAVI.

Le testate diocesane ritornano anche sull’aggiornamento delle cosiddette “Normae de gravioribus delictis” (Norme sui delitti più gravi), pubblicato lo scorso 15 luglio dalla Congregazione per la dottrina della fede. “Gli effetti che si auspicano con il nuovo testo normativo – chiarisce Michele Murgia, direttore di Libertà (Sassari) – sono volti a rendere le procedure più spedite e a permettere ai fedeli laici di accedere alle cariche di avvocato o procuratore nei tribunali ecclesiastici. Tre le principali ‘novità’ del testo: il passaggio del termine della prescrizione da dieci a venti anni; l’equiparazione ai minori delle persone con limitato uso di ragione; l’introduzione di una nuova fattispecie: la pedopornografia. E si ricorda, tra le procedure preliminari: ‘Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte’. Tutto ciò, ovviamente, per contrastare pedofilia e abomini ad essa legati”.
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