“NESSUNO E’ SCHIERATO CONTRO AVVENIRE E SIR”

“Non c’è alcun giornale diocesano schierato contro Avvenire e contro il Sir”. Lo precisa Francesco Zanotti, presidente della Fisc (la Federazione italiana cui fanno capo 189 settimanali diocesani), a proposito dei servizi pubblicati da “La Repubblica” lunedì 9 giugno “Giornali diocesani contro Avvenire: è filo premier”, firmato da Orazio La Rocca, e da “Il Giornale” martedì 10 giugno “Le diocesi contro Avvenire: sta col premier” di Pier Francesco Borgia. In una nota, diffusa oggi (clicca qui per il testo integrale), Zanotti esprime “qualche considerazione”. Anzitutto, scrive, “non vedo quali testate diocesane siano in polemica con Avvenire e con il Sir, come sostiene La Rocca in apertura di pezzo quando cita ‘una sorta di guerra fra testate ecclesiastiche’. A parte che non siamo ‘testate ecclesiastiche’, ma giornali cattolici d’informazione generale a diffusione locale, non trovo citato alcun giornale schierato né contro Avvenire né contro il Sir. Tra settimanali diocesani, Agenzia Sir e Avvenire esiste un tale rapporto di amicizia e di stima reciproca che non si vede come possa esserci tra noi ‘una sorta di guerra’ se non quella che si vuole vedere”.

 

Menzionare negli articoli “la Nuova Bussola Quotidiana”, puntualizza Zanotti, “non aggiunge nulla, in quanto quel giornale online, pur autorevole, non fa parte del circuito Fisc che associa i periodici riconducibili alle diocesi”. Inoltre, prosegue il presidente della Federazione, “in merito all’intervista al professor Garelli o a quella al professor Bernardi, proposte dal Sir, mi sembra superfluo ricordare che resta comunque in capo alla responsabilità di ogni direttore pubblicare o non pubblicare qualsiasi articolo, compresi i servizi di agenzia. Da sempre l’Agenzia Sir, nata dall’esperienza dei settimanali cattolici, fornisce articoli senza imporre nulla a nessuno. Ricordo anche che a noi sta a cuore il pluralismo nell’informazione e che per vocazione diamo voce a chi abita le periferie del nostro Paese, trattando dei problemi delle gente, nessuno escluso, con uno sguardo attento anche all’Europa e al resto del mondo”. In conclusione, Zanotti ricorda che “tantissimi giornali nostri associati svolgono questo servizio all’informazione da oltre un secolo, visto che sono nati sul finire dell’Ottocento o all’inizio del Novecento e ancora oggi, in molte località, costituiscono un tutt’uno con il territorio di appartenenza”.

 
 
Fonte Sir: www.agensir.it
 
(Mercoledì 11 giugno 2014)
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