NELLE DIOCESI

La Difesa del Popolo (Padova) fa memoria “dell’anniversario della morte violenta di don Ruggero Ruvoletto, missionario fidei donum della nostra diocesi, avvenuta a Manaus la mattina del 19 settembre 2009”. “La paura dell’altro e la chiusura alla varietà di situazioni vicine e lontane – scrive il settimanale veneto – non sono generatrici di vita nuova, di convivenza solidale, ma di disumanizzazione e di barbarie sempre più dilaganti. Come cristiani nella società di oggi non siamo votati alla morte, ma a contagiare di senso la vita e la storia, a neutralizzare il virus dell’odio, della violenza, del rifiuto, di una vita ‘normale’, innestando il dono del nostro esistere. Anche la morte di don Ruggero non è quindi l’ultima parola, ma una semina abbondante e tocca a noi averne cura”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), scrive del convegno pastorale d’inizio anno della diocesi, dal titolo “Prendi il largo”, “parola chiave di una Chiesa in missione, che non si accontenta di vivere delle glorie del passato, di assistere al naufragio del mondo, delle cose e di quei piccoli naufragi che ciascuno di noi vive nelle diverse stagioni della propria vita”. L’Ora del Salento (Lecce) ricorda nell’editoriale i dieci anni della Fondazione Regina Pacis, “che è il frutto più prestigioso del Salento in Moldavia”. Alla base della sua attività, la convinzione che “i popoli non hanno bisogno di barriere, ma di ponti. Le migrazioni non si sconfiggono con i divieti, ma con l’aiuto, il rispetto reciproco e la promozione dello sviluppo”. “L’ordinazione sacerdotale di tre giovani”, “evento straordinario” per la diocesi, è al centro dell’editoriale di Gavino Leone, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), mentre sulle novità del nuovo anno pastorale scrive Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia): “Nuova, in modo peculiare, la riorganizzazione del territorio diocesano in ‘unità pastorali’, per alcuni versi già avviate, per altri o in altre zone ancora tutte da inventare e sperimentare. Un necessario tentativo di risposta alle mutate esigenze dei tempi e delle risorse. La redistribuzione del clero e riorganizzazione pastorale, infatti, se ha diretto influsso sulla vita intraecclesiale, si riflette però anche nella vita culturale, sociale, civile, cioè nella dimensione extraecclesiale”.
Condividi