Un Natale allinsegna del dono non significa necessariamente spendere. È la provocazione di Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), per il quale fare un dono dovrebbe equivalere a dire che si è dono gli uni per gli altri, investendo molto sui rapporti personali e non tanto sulle cose che si regalano. Lessenziale riconosce Avagnina può anche essere declinato con gesti simbolici ed emblematici che rilanciano invece il… dono, con il sapore genuino e forte del gratuito, che surclassa ogni interesse, ogni tornaconto, ogni rivendicazione. La crisi economica, che ha falcidiato molte sicurezze sociali e soprattutto ha provocato danni in numerose famiglie sotto il profilo delle difficoltà occupazionali, sta cambiando il volto di unItalia troppo spendacciona e sprecona, aggiunge Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), per il quale sembra ritornare il senso del limite e della misura, con una maggior attenzione ai bisogni e alle sofferenze talvolta sottovalutate. Invita a guardare la presenza e la diffusività del bene leditoriale della Cittadella (Mantova), non come modo facilone e superficiale per consolarsi, bensì via non banale per una maggiore assunzione di responsabilità e vigilanza nei confronti della realtà in cui siamo chiamati a vivere. Proseguendo una riflessione ispirata al dipinto che accompagna il percorso dAvvento nella diocesi, Il Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) presenta il miracolo teneramente aggrappato alla sua mamma: si chiama Gesù. Tutto si è compiuto come langelo aveva annunciato. La storia dellumanità è cambiata per sempre. Su ognuno di noi suoi figli, fin dalleternità, Dio ha fatto un sogno. Solo se avremo il coraggio di fidarci di Lui e lasciare a Lui il timone della nostra vita, quel sogno potrà diventare realtà. Aggiunge Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), che da quando il cielo si è unito alla terra la divinità allumanità in questo evento unico e misterioso, è possibile anche per noi vivere sulla terra guardando al cielo, sentirci autenticamente cittadini del mondo e, in certa misura, già cittadini del cielo.