MEETING GIORNALI ON-LINE

A Grottammare, nell’incontro dal titolo “Pellegrini nel Cyberspazio”, l’occasione per dare nuovo slancio ai siti dei settimanali. Forte la consapevolezza che l’impegno per la carta stampata non viene meno. Ma occorre accelerare la “transizione” professionale e farsi trovare pronti alla ripresa del mercato editoriale e pubblicitario. Il presidente Fisc Zanotti: un’altra pagina di pluralismo

 
La transizione è in atto. Non siamo più al punto di partenza. Siamo partiti, ma il cammino appare ancora lungo e periglioso. Le parole d’ordine risuonate al Meeting dei giornali online, organizzato a Grottammare dal settimanale l’Ancora di San Benedetto del Tronto in collaborazione con Fisc, Sir e Zenit, sono chiare e non lasciano spazio a ulteriori titubanze. Dobbiamo procedere.
Ma chi ce lo fa fare?
 
La transizione è in atto. Non siamo più al punto di partenza. Siamo partiti, ma il cammino appare ancora lungo e periglioso. Le parole d’ordine risuonate al Meeting dei giornali online, organizzato a Grottammare dal settimanale l’Ancora di San Benedetto del Tronto in collaborazione con Fisc, Sir e Zenit, sono chiare e non lasciano spazio a ulteriori titubanze. Dobbiamo procedere. Ma chi ce lo fa fare?
I settimanali diocesani sono chiamati a giocare la loro partita in internet con il loro patrimonio di storia e di esperienza nel territorio. È un’occasione da cogliere e lo potremo fare solo se, accanto all’approfondimento culturale e antropologico sul senso del nostro naviganti, abitanti o pellegrini, saremo disponibili alla circolazione delle idee, allo scambio di esperienze e alla lungimiranza degli investimenti in un settore dove anche i grandi gruppi editoriali procedono a tentoni.
A Grottammare ne abbiamo fatto una piccola esperienza con alcuni interventi mirati e dei lavori di gruppo guidati da esperti che hanno trasformato il convegno in un laboratorio. D’altro canto la dimensione del fenomeno internet e le possibilità di interazione che ci sono offerte giustificano lo sforzo. Anche in questo settore, come settimanali, rischiamo a volte di viaggiare in modo disordinato. È normale, è la ricchezza e la differenza delle nostre testate e dei nostri territori, ma non deve trasformarsi in un limite. Proprio la trasversalità della rete e la sua pervasività ci rende tutti ancor più vicini e, credo, ci stimolerà a fare insieme i passi più adeguati. Ogni redazione, in questa prospettiva, dovrà ripensarsi, ampliare le proposte, “rimediare” le prassi, i tempi e l’organizzazione del lavoro. Soprattutto, come abbiamo visto a Grottammare, riaccendere l’entusiasmo per qualificare la presenza del nostro impegno editoriale anche nel “territorio digitale”.
I discorsi non nuovi su internet ci spingono, ma questo è il momento di affinare le sensibilità, il linguaggio e soprattutto le competenze. Nella rete, infatti, le regole non le dettiamo noi, ma l’esserci con la forza della nostra identità, con il radicamento delle comunità che raccontiamo, col motore propulsore dello Spirito Santo che ci alimenta sono una garanzia per intraprendere con decisione l’avventura.
Gli aspetti problematici non mancano. Anche durante il meeting marchigiano sono emersi. Il primo è quello della transizione professionale: la conversione multimediale di giornalisti e redazioni abituate agli standard del giornale cartaceo non è semplice. Formazione, condivisione e investimento sui giovani sono le strade indicate. In secondo luogo la sostenibilità economica. Le nostre piccole aziende editoriali sono “mantenute” dai giornali di carta. La crescita esponenziale della pubblicità online non è sufficiente a sopravvivere e scoraggia investimenti soprattutto in un tempo critico come questo dove l’imperativo a garantire bilanci in equilibrio è categorico.
Integrare carta e online è indispensabile. È stato ricordato a più riprese e da diversi interlocutori. L…

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