Manovra in Italia e in Europa

“Una equa distribuzione dei sacrifici”. È quanto chiede Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), commentando le misure previste dalla manovra finanziaria. “Si tratta – spiega Cescon – di avere una visione sociale, solidaristica, ovviamente non comunista. Se volessimo usare un linguaggio che appartiene alla Chiesa italiana, dovremmo dire che un criterio di giustizia distributiva è ‘partire dagli ultimi’ nell’introdurre i tagli… La giustizia distributiva è qualcosa di dovuto. È in fondo un parametro per valutare la stessa democrazia ‘sostanziale’ di uno Stato. Dunque non si tratta di una carità di Stato”. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), sottolinea l’urgenza di un triplice “atto” di “servizio”, “coraggio” e “amore” “per la vita, per l’Italia, per la gente, per la verità. Perché i problemi non siano nascosti o camuffati, perché i mali non siamo trascinati all’infinito senza soluzione di continuità”. Secondo Il Ticino (Pavia), “se veramente si vuol aprire per la politica una nuova stagione, occorre che essa venga sostanziata da un’eticità di principi, che sola può dare all’azione politica grandezza e reale capacità di perseguire i veri e non effimeri bisogni di un popolo e di una Nazione”. Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), rileva che in Italia “abbiamo avuto in eredità insieme a cose negative anche cose molto buone proprio come le protezioni sociali e il servizio sanitario nazionale. Quando davvero si faceva la fame si è fatto molto per il bene generale. Cosa saremo capaci di fare oggi?”. Dalla “finanziaria” italiana a quella europea… La Guida (Cuneo) ricorda che “la proposta pluriennale 2014-2020 è stata presentata il 29 giugno dalla Commissione europea… Le novità più rilevanti sono sul versante delle entrate, in particolare le proposte di rivedere il meccanismo del prelievo Iva per renderlo più uniforme e rafforzare così la dimensione ‘comunitaria’ del bilancio e d’introdurre a livello europeo una tassa sulle transazioni finanziarie, già presente in alcuni Paesi Ue”.
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