Difficile dare un giudizio sullefficacia delle Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria (manovra finanziaria, ndr). È il commento che accomuna molti editoriali delle testate Fisc dedicati alla manovra triennale presentata e approvata giovedì 30 giugno dal Consiglio dei ministri. Che lo Stato debba mettere in atto una severa manovra finanziaria è abbastanza evidente riflette Nicola Paparella, direttore dellOra del Salento (Lecce) ma la situazione del Paese non si migliora facendo pagare il debito pubblico ai cittadini che hanno fatto sempre il loro dovere. Occorrerebbe eliminare i privilegi. E, invece, la stessa ultima manovra, paradossalmente, introduce nuovi privilegi. Soltanto per qualcuno, ovviamente. Giampiero Moret, direttore dellAzione (Vittorio Veneto), rileva due o tre cosette da comuni cittadini: Quella che più urta la sensibilità generale è la mancata riduzione delle spese della politica… Era stato annunciato un taglio drastico ai privilegi, ma sembra che tutto sia rimandato ad una futura commissione di studio. Lo so che questi tagli non porterebbero a risparmi significativi, però avrebbero un valore simbolico enorme: tutti dobbiamo stringere e noi, responsabili della politica, ne diamo lesempio. Invece, così, i politici si confermano una casta intoccabile.