Se noi stringiamo la cinghia suggerisce Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia) pensiamo a quanti da tempo non hanno più buchi o, da sempre, la cinghia nemmeno ce lhanno! Lequità che chiediamo tra noi italiani, tutti, altri possono e devono chiederla a noi come popolo tra i popoli. Non dimentichiamo che restiamo pur con non poche differenze dattorno, a cui urge volgere sguardi solidali tra i fortunati. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), propone solo qualche osservazione per lasciare il tempo a una riflessione più ponderata e competente. Si è pigiato maggiormente sul fronte delle tasse. Alcune toccano direttamente il vissuto della gente come quella sulla casa. Si poteva fare di più sullIrpef delle classi benestanti, sullevasione fiscale. Sulle pensioni ci siamo adeguati allEuropa. Ma noi non abbiamo uno Stato sociale efficiente. E, piaccia o no, linnalzamento delletà pensionabile delle donne priva le famiglie del servizio agli anziani, ai nipoti, ai malati. Resta molto da fare sulla vergogna dei privilegi ai politici. Deve venire un esempio serio anche dai nostri amministratori locali…. Insieme ad altri, dice Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), pure noi cinterroghiamo se non si poteva fare di più, per chiedere maggiori sforzi a chi dispone di maggiori risorse e di maggiori sicurezze. Ci chiediamo ancora se non era possibile anche altro segnale in controtendenza, per esempio, assottigliando fortemente il capitolo delle spese militari. In ogni caso cè da stringere la cinghia. Ma va fatto per i giovani. Nessuno ci tradisca su questo fronte delicatissimo.