Giudizio sospeso sulla manovra per Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), il quale spiega: Vogliamo sperare che dopo le prime urgenti e necessarie misure, il prof. Monti mantenga limpegno assunto di garantire il principio più avvertito dai cittadini: lequità. Non si può pretendere di ottenere consenso da chi è stato colpito dal rigore del governo se non si dimostrerà, con i fatti, di volere ridurre la spesa per mantenere la macchina burocratica; di eliminare i tanti privilegi di cui godono ancora tante categorie; di fare pulizia di tanti trafficanti e malfattori che ancora operano indisturbati allinterno delle Istituzioni. Dello stesso avviso leditoriale del Ticino (Pavia): Ben venga la lezione Monti, ma finché non verranno dismesse le pratiche inique di regalare milioni a chi potrebbe comunque vivere la normalità con stipendi e buonuscite molto più contenute, essa sarà inutile. Guardando alle diverse misure, osserva Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), gli scontenti sono molti… Eppure la manovra, sotto sotto, è vista dai più come necessaria. Le proteste ci saranno, i mugugni si faranno sentire e con essi i distinguo e le dissociazioni di responsabilità, tanto il capro espiatorio cè. Però lidea che la casa stesse bruciando è diffusa. Le osservazioni di chi dice che le cause sono anche altre, esterne e non solo interne, sono ascoltate sì, ma non completamente accreditate.