MANOVRA ECONOMICA E FEDERALISMO

La manovra economica con i relativi tagli continua a restare al centro degli editoriali. Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), chiede “maggiore coraggio” ed evidenzia l’importanza di “eseguire dei distinguo per non correre il rischio di gettare il grano con il loglio”. Zanotti si sofferma poi su un aspetto particolare: “Il risparmio dei cittadini”. In momenti di crisi, spiega, “circola una falsa idea: per uscirne si deve favorire il consumo. Sono convinto che si batta una strada sbagliata. Il primo motore dello sviluppo è la liberazione di risorse, resa possibile, appunto, dal risparmio. Non è consumando che si rimette in moto l’industria o si dà fiato all’intera economia. (…) Si esca dagli equivoci e si guardi avanti, con politiche di lungo respiro che non guardino solo al risultato immediato”. Nicola Paparella, direttore dell’Ora del Salento (Lecce), ribadisce che “la recente manovra fiscale del governo chiede un sacrificio speciale a tutti. Agli statali chiede una quota dello stipendio pari al 5%, senza tener conto se uno guadagna 10 mila o se invece guadagna soltanto 1.000. Ma potrebbe trattarsi di un fatto straordinario, dovuto ad una emergenza e quindi di un sacrificio per il quale non c’è tempo di discutere. Sarebbe ingiusto, ma tollerabile. Il guaio è che si è cominciato già da tempo a camminare lungo questa strada del tutto iniqua”. E conclude: “Non è certamente questa la equità alla quale pensavano coloro che scrissero la Costituzione”. Per La Guida (Cuneo), “la manovra peserà sulle nostre vite, creando a volte veri drammi o assumendo la forma di vessazioni con diverso grado di crudeltà e accanimento”. Collegata all’attualità economica è anche la questione della soppressione delle tariffe postali agevolate per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica. “L’improvviso raddoppio delle spese postali per i giornali”, lamenta L’Eco del Chisone (Pinerolo), è “una misura che rischia di mettere in ginocchio centinaia di piccole e medie testate, strumenti essenziali del pluralismo democratico”. Sullo stesso argomento anche Il Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) che pubblica la “nota comune” dei giornali Fisc preparata dai direttori dei settimanali del Triveneto (cfr SIR 44/2010). Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), si sofferma sul “progetto” del federalismo chiedendo di “chiarificarlo, precisandone i rapporti con l’unità del Paese, facendo un chiaro preventivo di quanto esso possa costare alle tasche degli italiani”.
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