L’OMICIDIO DELLE SAVERIANE

“Lucia, Olga e Bernardetta erano tre donne dall’animo e dal cuore grande”. L’orrore per l’uccisione delle tre suore missionarie saveriane in Burundi accomuna molti editoriali dei settimanali cattolici. Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), ricorda che “nella missione erano stimate per la loro bontà e per l’instancabile voglia di aiutare il prossimo”. “La Chiesa e tutti i cristiani veri – afferma Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona) – sono in lutto per queste tre grandi donne: Bernadetta Boggian, Lucia Pulici e Olga Raschietti. Un lutto che si trasforma in gloria, gratitudine, lode a Dio per la loro testimonianza”. “Le tre religiose hanno dedicato la vita all’Africa non per filantropia, per un generico amore per l’umanità, ma per fede, perché ognuna delle persone incontrate, specie quelle più povere e quasi scarnificate della propria umanità dalla miseria, dalla malattia, dalla violenza, per loro era Cristo”, evidenzia Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia). Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), scrive: “Le vittime sono tre donne, anziane e fragili, giusto l’opposto dei modelli che sembrano oggi prevalere nel mondo. Anche il luogo, al quale erano così legate da volerci morire, non è esattamente uno di quelli che si ritrovano nelle cronache mondane. Da una vita, infatti, avevano scelto di vivere e servire nelle periferie del mondo. Avevano scelto l’Africa di cui nessuno parla o scrive. Ci voleva la loro tragica fine perché si parlasse (per qualche giorno) del Burundi. Lì hanno testimoniato con la vita che nella loro fragilità stava la loro forza, mostrando in questo di aver assunto fino alle estreme conseguenze la sequela del Cristo”. Il massacro delle tre suore in Burundi, riflette Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “spalanca una finestra su tutte le violenze che in più parti del mondo vengono quotidianamente perpetrate contro i cristiani. Papa Francesco in più occasioni ha dichiarato che ci sono più martiri oggi che nei primi tempi della Chiesa, ma invita sempre alla preghiera (la violenza non appartiene al vero credente) e al dialogo”. Marco Caramagna, direttore della Voce Alessandrina (Alessandria), fa notare che “suor Bernardetta, suor Olga Raschietti, suor Lucia Pulici – come le migliaia di missionarie e missionari sparsi per il mondo ad annunciare il Vangelo e a portare la solidarietà di chi ha di più a chi meno ha – hanno sposato pienamente le parole del Signore, con la gioia che è chiaramente visibile sui loro volti, scegliendo di rimanere in terra d’Africa fino alla morte”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), ricorda che “Piacenza prega per le vittime della violenza. Mercoledì 17 settembre in Cattedrale alle ore 18.30 il vicario generale don Giuseppe Illica celebrerà la messa in cui verranno ricordate le tre religiose saveriane barbaramente uccise il 7 settembre in Burundi. Nella stessa celebrazione si pregherà per suor Leonella Sgorbati, la religiosa della Consolata, piacentina di Rezzanello, uccisa in Somalia esattamente 8 anni fa insieme alla sua guardia del corpo. Anche loro vittime di una follia cieca che mira solo a distruggere”.

 
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