LIBERTA’ RELIGIOSA

La libertà religiosa è “il primo dei diritti”, ma, si osserva nell’editoriale di Emmaus (Macerata), “in troppi luoghi essa è enunciata a parole, ma di fatto si pongono poi ostacoli insormontabili alla pratica del culto. Apparentemente sembrerebbe che da noi non ci siano forme di persecuzione, ma osserviamo che ogni giorno un laicismo pervasivo sta aggredendo soprattutto l’Occidente, tanto da far dire ad alcuni intellettuali di diverse convinzioni” che “l’Europa sta perdendo le sue radici cristiane”. “Benedetto XVI – sottolinea Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia) – pone l’educazione sessuale e civile in stretto legame con la libertà religiosa. Egli sostanzialmente dice che la libertà religiosa non è compromessa solo quando si è in presenza della persecuzione fisica nei confronti del credente o quando gli si impedisce di professare pubblicamente la propria fede e vivere il proprio culto. C’è una persecuzione più sottile, più subdola, ma non per questo meno grave. Essa è esercitata soprattutto nel mondo occidentale” quando “si priva il credente del diritto di formarsi liberamente secondo la visione della vita che deriva dall’antropologia cristiana”. Per La Voce dell’Jonio (Acireale), ci sono molti “fenomeni inquietanti che fanno pensare ad una sempre maggiore difficoltà, da parte dei cristiani, a praticare la loro fede o semplicemente a presentarsi come tali. Andando avanti di questo passo, torneremo ai tempi in cui si dovrà aver paura a dire di essere cristiani e si dovrà professare di nascosto la propria fede, nascondendosi in luoghi riservati come succedeva ai primi cristiani”. Secondo Fermento (Brindisi-Ostuni), “solo da un’assidua opera educativa ci si può attendere una solida coerenza dei credenti e un sano costume di tutti i cittadini. Servendo l’uomo e la società con la forza della carità e alla luce del Vangelo, i cristiani manifestano che Cristo salvatore è presente nella storia e dona un anticipo di salvezza”.
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