Le persone prima dei numeri

“Il divieto di ‘contare’ il numero dei figli di Israele doveva insegnare alla monarchia davidica ad affidarsi unicamente al progetto-provvidenza divina, quando il ‘resto’ sarebbe divenuto il ‘lievito’ di una promessa senza misure! Dovremmo forse recuperare questa sapienza, fuggendo la tentazione dell’exit-poll all’uscita delle chiese, dei sondaggi sull’indice di gradimento di una Fede che non può tollerare bilanci e valutazioni quantitative”, rileva Michele Murgia, direttore di Libertà (Sassari). “Di fronte agli indici e ai numeri che governano i sistemi, i diritti delle persone passano in secondo piano. Viene da chiedersi se, in queste condizioni, c’è ancora spazio per una partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Potrebbe apparire un paradosso, ma sono proprio queste nuove condizioni a sollecitare una più incisiva partecipazione dei cittadini, non solo nelle forme previste dalla legge, ma anche in quelle che scaturiscono da un nuovo e creativo rapporto cittadini-istituzioni”, osserva Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto).
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