L’ATTUALITA’ POLITICA ITALIANA

“I diritti dei cittadini”; “Ricostruire la Repubblica”… Sono due titoli che ben sintetizzano l’attualità politica italiana, concentrata in questi giorni sulle motivazioni, depositate in cancelleria, della sentenza con cui i giudici della Consulta, lo scorso 4 dicembre, hanno stabilito l’incostituzionalità dell’attuale legge elettorale. “Le motivazioni della Consulta – annota Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona) – precisano che, in ogni caso, l’attuale Parlamento è legittimo, bocciando decisamente partiti e movimenti portatori di un populismo che non ha nulla a che vedere con il popolo, ma solo con la voglia di sfasciare tutto per averne un vantaggio settario”. Ora, si legge su Toscana Oggi (settimanale regionale), “il pallino, a livello nazionale, è in mano a tanti politici che in Toscana hanno avuto i natali ed è in buona parte a loro che è chiesto di porre rimedio. Se sapranno farlo, gli italiani saranno loro grati. Altrimenti continueranno a pensare che l’ultima grande stagione di toscani è stata quella dei comici”. I prossimi giorni, sostiene Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), saranno “cruciali per le scelte sulla legge elettorale e per il rimpasto di governo. Se non dovessero andare in porto, le elezioni anticipate diventerebbero inevitabili”. Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) registra che “si va sempre più affermando la convinzione che si debba cambiare passo e che forse vita, lavoro, dignità vanno rimesse al centro”. La Cittadella (Mantova) sintetizza: “Le questioni che abbiamo davanti sono certamente complesse e non esistono formule banali per affrontarle. Tuttavia alcune strade maestre per semplificare un po’ i problemi ci sono: generosità, amore del bene comune, onestà intellettuale, impegno e competenza”.

 Altro argomento al centro del dibattito politico: la riproposizione delle unioni civili da parte del segretario del Pd. “L’introduzione delle unioni civili per quante famiglie divenute povere perché hanno reddito insufficiente potrà costituire la risposta risolutrice dei loro problemi?”, riflette Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), ricordando che “l’efficacia della politica si misura non solo con la data di nascita dei nuovi protagonisti ma con la serietà con cui si risolvono i problemi dei cittadini”. Al riguardo, Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), ribadisce che “la politica cambierà quando ci sarà un grande cambiamento culturale e morale. Queste cose bisogna ripeterle. (…) Le cose in Italia cambieranno quando il senso civico degli italiani prenderà maggiore forza”. In che modo? Il cambiamento ci sarà, scrive Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), quando “alla competizione subentrerà la condivisione…”.
Dalla politica nazionale a quella locale, dove iniziano a “scaldarsi i motori” in vista delle amministrative di primavera. Ai futuri candidati si rivolge Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), con un appello: “Chi ha talenti da giocare li giochi, per il bene di tutti, a cominciare dal sostegno incondizionato alla famiglia, autentica cassa integrazione del Paese e del nostro territorio”. Per Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), “ai nostri amministratori è da chiedere quell’ottica di lavorare insieme rivendicando identità ma abbattendo campanilismi. E, su tutto questo, non può essere taciuta un’esigenza, quella di dare un volto coordinato al nostro territorio, con Comuni capofila (ma non spadroneggianti), con scelte ripartite e calibrate. Perché anche il territorio si salva insieme non a pezzetti, collaborando non arroccandosi”.
 
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