L’ATTUALITA’ POLITICA ITALIANA

“Il vero costo di un figlio”; “Furbi e furbetti”; “La sfida per salvare l’Italia”; “Ultima prova di maturità per il Pd”. Sono alcuni dei titoli dei settimanali che ben sintetizzano l’attualità politica italiana, concentrata sul nuovo Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), varato dal Consiglio dei ministri, e sul futuro del Partito democratico con l’elezione domenica 8 dicembre del segretario nazionale. A proposito del nuovo Isee, ovvero “lo strumento che misura la situazione economica delle famiglie per regolare l’accesso ai servizi e alle prestazioni sociali agevolate”, Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), ricorda che “la prima misura di giustizia rimane quella di riconoscere il vero costo dei nostri figli e il vero, straordinario contributo che le famiglie danno alla società. Speriamo che prima o poi anche il governo se ne accorga”. Per Ettore De Faveri, direttore della Valsusa (Susa), è una “cosa ottima” che il “governo riveda l’Isee alla caccia dei falsi poveri”. Ma, prosegue, “per i veri poveri cosa fa lo Stato?”. Per questo, osserva Salvatore Coccia, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), “sarebbe ora di smettere di discutere sempre delle diverse collocazioni dei nostri politici all’interno dei loro ‘orti politici’ per allargare lo spazio e coinvolgersi, con occhio attento, nelle sofferenze spesso silenziose della quotidianità”. Purtroppo, annota Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), bisogna registrare un dato di fondo: “Il nostro Paese rischia di essere fondato sulla disonesta furbizia diffusa”, mentre “un Paese, che ha consapevolezza reciproca del bene comune, si fonda sulla virtù diffusa”. Da qui l’invito di Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), a “rammentare che è necessario agire sempre, soprattutto in politica, con uno stile e una sobrietà supplementari”. Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), si occupa invece delle primarie del Pd. “Domenica 8 dicembre – scrive Sini -, dopo lo spoglio delle schede delle elezioni per le primarie, il Pd incoronerà un nuovo segretario per il comando. Matteo Renzi, giovane sindaco di Firenze e volto noto a tutti gli italiani, si prepara a essere il numero uno del partito”. L’8 dicembre, aggiunge l’Eco del Chisone (Pinerolo), “segnerà un punto di non ritorno: o il Partito democratico darà prova di essere coesa forza di governo, o si disintegrerà in assenza dell’unico collante che lo ha tenuto insieme, ovvero l’antiberlusconismo”.

 
Condividi