L’ATTUALITA’ POLITICA E L’ESTATE

Un altro argomento che continua a tenere desta l’attenzione dei settimanali, nonostante le ferie estive, è la situazione socio-politica italiana. L’estate, scrive Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), è “tempo propizio per riflettere”, sperando “in qualche iniziativa ispirata al buon senso, come quella promossa dall’on. Ernesto Preziosi (Pd), già vice presidente dell’Azione Cattolica, di ricercare fra i parlamentari presenti in tutte le formazioni, luoghi d’incontro e di dibattito sui problemi del Paese”. In queste settimane, annota Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), “non vanno silenziati quegli spaccati di esperienza umana e familiare, dove vivono e soffrono ammalati, anziani, disabili… per i quali non ci sono ribalte, ma c’è la premura di chi sta loro attorno e di loro si occupa, estate e inverno, sempre”. Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), si sofferma sulle “colpe” della “stampa nazionale” nell’informare sulle cosiddette “riforme utili” e avverte: “Se pensiamo solo alle riforme per i risparmi che ne deriverebbero, si commette un grave errore, soprattutto quando si parla di servizi che vengono ritenuti essenziali. Come la sanità e la scuola”. La Guida (Cuneo) propone una riflessione sul significato di alcune parole, come ad esempio “democrazia”, e sull’uso che ne viene fatto. “Le parole – si legge nell’editoriale – sono davvero molto ma molto elastiche. Con il rischio che a un certo punto l’elastico si strappi, e quei politici o giornalisti che lo stavano tendendo oltre misura si trovino gambe all’aria”. Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), prende spunto dalla cronaca locale, per ribadire che “la violenza non ferma chi vuole chiarezza”. Pure Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), parte da un fatto locale per ricordare un criterio che vale per chi ha incarichi istituzionali, ossia “il sincero rispetto della specifica finalità dei diversi enti in un’ottica di bene comune e di collaborazione”.

 
Condividi