Limminente Settimana Sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre, non farà mancare, dalla visuale che le è propria, un apporto di sviluppo coerente rispetto allaffermazione di quei valori non negoziabili che fanno riferimento soprattutto ai temi della famiglia, vita, bioetica, libertà religiosa e libertà educativa, beni che sono il fondamento che garantisce ogni altro necessario valore, declinato sul versante della giustizia e della solidarietà sociale. Così il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, ha fatto riferimento alla Settimana Sociale, lunedì 27 settembre, nella sua prolusione al Consiglio episcopale permanente, parlando di unagenda bioetica come rastrello ancora schematico di unantropologia completa da portare al confronto tra le forze politiche, dove i cattolici sono chiamati a giocare un ruolo convergente e propulsivo. Il presidente dei vescovi italiani ha poi ricordato come la scelta della sede della Settimana Sociale sia segno della stima che tutti abbiamo verso una Regione in cui si va esprimendo unimportante reazione al fenomeno malavitoso.
Temi concreti e proposte specifiche. Cattolici nellItalia di oggi. Unagenda di speranza per il futuro del Paese è il tema dellappuntamento, laddove la scelta di pensare a unagenda di speranza, ricorda mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali, ha radici nella scorsa Settimana, quella del centenario, che fu celebrata nel 2007 a Pisa e Pistoia. Allora al centro del dibattito venne posto il bene comune, e linteresse suscitato in quella circostanza ci ha fatto sentire lesigenza di non abbandonare la riflessione, né fermarsi a principi generali. Da qui, precisa mons. Miglio, la scelta di declinare il bene comune in alcuni temi concreti e proposte specifiche, alla luce di un cammino preparatorio durato circa due anni e fatto di incontri con diocesi, aggregazioni ecclesiali, realtà del mondo sociale ed economico. Obiettivo della Settimana è giungere alla selezione di alcune questioni chiave, problemi cruciali sui quali suscitare una mobilitazione di soggetti e interessi reali.
Le tappe di un cammino. Avviato con un Biglietto dinvito diffuso dal Comitato organizzatore nella primavera del 2009, il cammino verso la 46ª Settimana Sociale ha portato, lo scorso febbraio, a una Lettera daggiornamento per mettere in comune alcune delle prospettive che spesso compaiono nei lavori preparatori, fino al Documento preparatorio presentato a inizio maggio. LItalia ha bisogno di riprendere a crescere è il monito lanciato alla presentazione del Documento preparatorio, nel quale vengono delineate cinque linee guida per lagenda che corrispondono ad altrettante risorse principali di cui il Paese dispone: intraprendere (nel nostro Paese cè ancora una riserva di capacità di lavoro e dimpresa), educare (ricordando quegli adulti che non vengono meno alla vocazione a crescere come persone e ad accompagnare nellavventura educativa i giovani e i piccoli), includere le nuove presenze (lItalia è tornata ad essere un Paese dimmigrazione e non si può ignorare che questo fenomeno la arricchisce sotto svariati profili), slegare la mobilità sociale (abbattendo le barriere che impediscono la crescita piena dei giovani), completare la transizione istituzionale (ricordando la nuova spinta alla partecipazione e i ripetuti tentativi dinnovazione politica).