LA SPIRALE DELL’ODIO SI VINCE CON IL BENE, IN OGNI LUOGO

Nelle ultime settimane si è creato un “cortocircuito” nella crisi politico-istituzionale: nel dibattito pubblico sulla formazione del nuovo governo si è assistito a una vera e propria deriva comunicativa che ha dato il peggio di sé sui social network con il fenomeno dell’“hate speech”, “quei messaggi d’odio che, purtroppo – spiega  il presidente del Copercom Massimiliano Padula –, inquinano la comunicazione digitale e alterano comprensioni autentiche di ciò che realmente accade”. Sul tema dell’odio on line abbiamo raccolto le opinioni dei presidenti di Aiart, Masci, Meter e Ucsi.
 
“Aiart è stata silenziosa in questi giorni per una scelta precisa: non partecipare in alcun modo allo scempio comunicativo a cui siamo stati costretti”. Lo afferma Giovanni Baggio, presidente dell’Associazione italiana ascoltatori radio e televisione. Certo “non da ora siamo preoccupati per l’imbarbarimento del linguaggio e come associazione che ha nel suo specifico la cura della cittadinanza mediale, dobbiamo rilevare la crisi culturale che attraversa la nostra classe politica e che contagia l’intera società”. Infatti “dietro l’insulto, così come dietro la volgarità si nascondono spesso l’inconsistenza delle ragioni e dei ragionamenti: sono come la via breve del nulla. Su queste basi non si costruisce nulla e la conquista di una comunicazione vera, efficace, costruttrice di pace e di solidarietà diventa più difficile”. Baggio assicura che Aiart continuerà il suo impegno, “perché crediamo in un altro modo di comunicare e non ci rassegneremo certo a chi non lo conosce”.
 
“Il comunicato del 28 maggio con il quale il Masci esprime disagio per gli scomposti attacchi alla Presidenza della Repubblica ha suscitato, come era prevedibile, manifestazioni di consenso e di dissenso che ci invitano tutti ad una riflessione più meditata”. Il comunicato, spiega Sonia Mondin, presidente del Movimento adulti scout cattolici italiani, “riletto fuori dalle legittime appartenenze e passioni partitiche, non entra nel merito delle diverse letture, narrate da ciascuno dei partiti politici protagonisti della vicenda su quanto accaduto in merito alla mancata formazione del governo”. Il dibattito politico, “anche quando assume toni molto aspri – osserva Mondin –, deve sempre salvaguardare le Istituzioni, saldi punti di riferimento per tutti i cittadini, indispensabili a mantenere unito il Paese nei momenti più difficili e complessi, come questo”. Il comunicato, prosegue la presidente del Masci, “in nessuna sua proposizione esprime sostegno alle scelte del presidente della Repubblica, ma esprime solidarietà alla persona Mattarella per le volgari parole rivoltegli tramite i social e alla Presidenza della Repubblica accusata di alto tradimento e attentato alla Costituzione”. È “indispensabile – aggiunge Mondin – che tutte le forze politiche recuperino serenità di giudizio e tengano conto delle ricadute educative dei propri atti e dei propri comportamenti; il minimo ‘sentire’ di ogni cittadino attento al bene comune”.
 
“Chi odia non può definirsi o professarsi cristiano, né tantomeno umano. L’odio, oggi più di ieri, si può diffondere con una velocità spesso devastante. Si odia senza conoscere l’umanità dell’altro. L’odio è solo capace di generare odio, spesso con ferocia incontrollabile. Chi odia – sottolinea don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter onlus – non ama e ha la forza di smarrire la propria dignità e la stessa identità”. Spesso “i nostri sentimenti di odio non hanno nemmeno un nome, sono solo un abisso di ‘buoi’ senza via, buttati dentro i byte e le nervature virtuali, in metastasi nelle lontane periferie digitali. L’odio – chiosa don Di Noto – naufraga gli essere umani”. Ecco allora “l’illuminante richiamo nella Lettera ai Romani 12, 21: la spirale del male e dell’odio si vince c…

Condividi