LA SITUAZIONE POLITICA

Al centro degli editoriali anche la situazione politica italiana, a pochi giorni dall’avvio delle attività del nuovo esecutivo. “L’auspicio – scrive Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto) – è che il premier Enrico Letta trovi la forza per imporre la sua linea. In caso contrario, farà bene ad accelerare i tempi per la riforma elettorale e richiamare tutti alle loro responsabilità. Gli elettori sapranno valutare”. Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), chiede di “passare dalle chiacchiere alle soluzioni” dei problemi maggiori, “dalla disoccupazione al rilancio delle politiche giovanili, dalle tassazioni esorbitanti alla legalità piena e totale, dal dovere fiscale adeguato e commisurato all’impegno comunitario per il bene comune”. Per il Ticino (Pavia), “è necessario andare alla genesi dei nostri partiti, e dire con chiarezza che per essi s’impone con urgenza un radicale cambiamento, se si vuol porre rimedio ai tanti errori commessi”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), si occupa degli insulti razzisti rivolti in questi giorni al ministro dell’Integrazione, Cécile Kyenge. “La qualifica di ‘persona di colore’ – annota Finocchio – è ridicola, perché mi faceva osservare un confratello della Tanzania: ‘Per voi europei sembra più delicato nei nostri confronti definirci di colore. Ma vi sbagliate di grosso. Noi siamo semplicemente neri e voi bianchi. Il bianco non è un colore? Ciò che non ha colore, non è visibile dagli occhi umani. Un odore è senza colore. Puoi sentirlo, ma non lo puoi vedere!’”. Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), argomentando sul “tanto proclamato bene comune”, ribadisce che “questo non è compito solamente dei politici. Ogni cittadino deve costruirlo giorno per giorno osservando le leggi, ma anche integrando con la sua azione ciò che le leggi, sempre limitate e imperfette, non riescono a raggiungere”. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), si occupa della tragedia del femminicidio, che in queste settimane ha conosciuto picchi “inquietanti”. Secondo Paoletto, “l’esecutivo deve stanziare le risorse necessarie e istituire un Osservatorio nazionale che segua il fenomeno. L’impegno da parte di numerosi ministri è già stato espresso. Ora si tratta di fare presto”. Romasette.it (giornale on line della diocesi di Roma) invoca, in una nota di Giuseppe Dalla Torre (giurista, rettore della Lumsa), “un cambio di passo della politica a favore della famiglia, riconoscendo l’essenziale ruolo svolto nella società e lo sgravio che porta ai bilanci pubblici”. Il Popolo (Tortona) ritorna sulla sparatoria davanti a Palazzo Chigi rimarcando che “una collettiva presa di coscienza non deve giustificare mai la violenza e il crimine. Non è così che si risolvono le cose”. Da Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), giunge invece l’invito al ministro della Giustizia a un “momento di attenta riflessione” prima della chiusura del Tribunale di Pinerolo, prevista dalla “spending review” del governo Monti.

 
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